14 anni dopo il delitto
Cugina e zia di Sarah sono state condannate all’ergastolo e si trovano in carcere, lo zio Michele (che continua a sostenere di essere il vero responsabile dell’omicidio) ha ormai finito di scontare la sua pena. È tornato a vivere ad Avetrana, lì dove è stato commesso l’omicidio. “Sono stati anni molto lunghi, difficili, le perdite non si assorbono mai del tutto. Diciamo che si può convivere. Le emozioni sono state altalenanti, sono cambiate col tempo. All’inizio c’era sgomento, era tutto molto complesso, poi è iniziato il processo e lì sono arrivati anche i colpi di scena“, dice a Fanpage il fratello della 15enne, Claudio. “Per me il modo per andare avanti è stato questo: impegnarmi in determinate cose, essere una persona seria per onorare chi non c’è più“.(continua dopo la foto)
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La scarcerazione di Michele Misseri
Pochi giorni prima della scarcerazione di Michele Misseri, a Pomeriggio Cinque, Claudio Scazzi, ha detto: “Non ho rancore e non cerco vendette. Per incontrare una persona, bisogna essere in due: una che parla e l’altra che ascolta. Se c’è quello, potrebbe essere anche un incontro fruttuoso sarei anche pronto a incontrarlo. Ho sempre creduto nel lavoro della Procura, non ho mai avuto dubbi“.
Oggi racconta di non averlo mai più rivisto: “È tornato in libertà, ne hanno parlato tutti, ma era un fatto prevedibile, il calcolo della pena era quello. Michele ha cambiato circa 8 versioni, a volte con dettagli importanti, altre con dettagli insignificanti. Per me vale quello che si è detto nel processo. Chi ha seguito l’iter sa le motivazioni che ci sono state. Io, essendo a conoscenza di tutto, ho sempre giudicato la persona in primis e poi quello che dice“. Ricordando quel giorno in cui la sua vita è cambiata ricorda: “Ero appena rientrato a lavoro, ero stato in ferie in Puglia fino al 24 agosto. Avevo lavorato di notte, il mio turno finì verso le 7, feci colazione e andai a dormire, poi mi chiamò mia madre di pomeriggio dicendo che Sarah non si trovava e mi chiese se mi avesse contattato sul telefonino per dirmi se fosse successo qualcosa. Dal nulla fui catapultato in un mondo differente“. (continua dopo la foto)
Il ricordo di Sarah
“Sarah era una ragazza bella, soprattutto con un carattere bello. Sarebbe diventata una donna con principi sani, apprezzabile e valida nella vita come lo sono voluto diventare io. Mi rimangono i ricordi di momenti di divertimento, come andare al mare insieme, e gli oggetti, come i peluche e i diari, cose che usava in maniera giornaliera e che ho con me qui a Milano“, ha concluso Claudio. Intanto la madre vive ancora ad Avetrana conducendo una vita “normale“.