
Schlein o Conte come premier? Spunta il terzo nome nel sondaggio – Sembrava una corsa a due, la solita partita già scritta tra i due poli più visibili della galassia progressista. E invece, dentro i numeri del nuovo sondaggio YouTrend per Sky TG24, qualcosa si muove. Una sorpresa inattesa, un volto che non appartiene alla tradizionale coppia che monopolizza da mesi il dibattito sul futuro del centrosinistra. Un nome che non compare subito, ma che cresce, si avvicina, quasi lambisce la vetta. Ed è proprio questa presenza silenziosa a ribaltare l’idea che tutto fosse già deciso.

Schlein o Conte come premier? Spunta il terzo nome nel sondaggio
La domanda posta agli intervistati è di quelle che pesano: “Se dovessi votare alle primarie per il candidato presidente del Consiglio della coalizione, chi sceglieresti?”. Una domanda che misura non solo la popolarità, ma soprattutto la capacità di un leader di parlare a un elettorato frammentato, spesso deluso, talvolta indeciso. Il sondaggio consegna una fotografia nitida: la competizione c’è, eccome. E il testa a testa tra i due nomi più noti non basta più a raccontare lo stato d’animo di chi guarda al centrosinistra come alternativa al governo.


Elly Schlein davanti, ma non sfonda: Conte a pochi passi
In cima alla classifica c’è Elly Schlein, che raccoglie il 31% delle preferenze. Una cifra importante, che segnala una leadership riconoscibile e stabile. La segretaria del Partito Democratico continua ad attrarre una parte consistente dell’elettorato progressista, soprattutto quel segmento giovane, urbano, sensibile ai diritti e all’ambiente. Eppure (ed è un “eppure” che pesa) il suo 31% non diventa slancio. Non sfonda, non allarga il campo. La sua leadership, pur solida, sembra trovare un tetto difficile da rompere. Non crolla, ma non decolla. Un dato che, nel gioco delle alleanze, potrebbe diventare un problema non da poco. Subito dietro, con un 29%, c’è Giuseppe Conte. Una distanza minima, quasi irrilevante dal punto di vista statistico. Il leader del Movimento 5 Stelle resta una figura polarizzante: amato e contestato, ma impossibile da ignorare. La sua presa su una fetta di elettori grillini e progressisti continua a essere forte, nonostante la difficoltà del M5S a ritrovare slancio nei sondaggi nazionali.
La verità è che l’elettorato progressista sembra ancora diviso tra due modelli di leadership: quello più identitario di Schlein e quello più rassicurante, quasi istituzionale, di Conte. Ma non è finita qui, c’è un terzo nome che sorprende e con una percentuale altissima.
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