È la nona volta che la vicenda viene archiviata. Il sostituto procuratore Laura Brunelli, dopo avere esaminato le carte presentategli dagli investigatori nei tre mesi di proroga delle indagini sulla vicenda della 21enne di Ronta, ha chiesto al Gip di archiviare nuovamente la vicenda. “L’unica cosa che appare di una sconfortante certezza da questa richiesta è che se dalla data del 20 novembre 1992 si poteva identificare quella signora che aveva visto Cristina litigare nel parcheggio del convento dei frati cappuccini di Cesena con una persona, ora non è più possibile. Tutto fu sottovalutato 32 anni fa. Addirittura fu messo anche in discussione il fatto che si trattasse di Cristina“, ha detto Barbara Iannuccelli a FanPage.
Secondo il legale “noi parliamo di persone che riferiscono mentre le fonti dirette non sono mai state individuate. Si tratta di un caso difficilissimo, perché la maggior parte dei protagonisti di questa vicenda è morta. Domattina acquisiremo gli atti per leggere il percorso che ha spinto il pubblico ministero a fare questa nuova richiesta e assumeremo tutte le determinazioni conseguenti“. (continua dopo la foto)
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La mamma è sconvolta
È di questa mattina la notifica consegnata all’avvocato Barbara Iannuccelli. Raggiunta al telefono nella sua casa nella campagna di Ronta, Marisa Degli Angeli, mamma della giovane scomparsa a Cesena, ha detto: “A ogni riapertura, si ravviva in noi la speranza di arrivare alla verità. Questa nuova chiusura è una porta chiusa in faccia. Ormai sono consapevole che non avrò mai la verità. Una consapevolezza amara e dolorosa”.
A FanPage invece ha dischiarato: “Dopo tanti oramai le speranze di sapere come sia scomparsa mia figlia si sono affievolite. La decisione dei giudici mi intristisce e non poco. Sono sconvolta“.