
Terremoto, scossa fortissima: crollano le pareti delle case. È successo all’improvviso durante il pomeriggio di ieri, 29 luglio 2025; un boato profondo ha attraversato il silenzio, seguito da una scossa lunga e intensa. Le pareti hanno iniziato a vibrare, i vetri a tintinnare, e il terreno a muoversi sotto i piedi. Una scossa di terremoto devastante di magnitudo 5.9 ha scosso l’area, facendo tremare il suolo per chilometri, mentre la popolazione correva all’aperto cercando riparo.
Le onde sismiche hanno colpito con forza, facendo cedere le strutture più fragili e lasciando dietro di sé crepe, detriti e un senso diffuso di allerta. La scossa è stata percepita nitidamente anche nelle zone limitrofe, dove molti hanno descritto una vibrazione prolungata, accompagnata da un rumore sordo e crescente. I dettagli del terremoto.

Scossa principale e prime reazioni
Nel pomeriggio di ieri, una scossa di terremoto di magnitudo 5.9 ha colpito le aree di confine tra El Salvador e il Guatemala sudorientale, generando allarme tra la popolazione. La violenza del sisma è stata tale da far tremare il suolo per diversi chilometri, producendo un forte boato e vibrazioni persistenti che hanno preceduto il cedimento di pareti, tetti e strutture precarie.
Testimoni locali hanno descritto la scossa come “interminabile”, mentre, nei minuti immediatamente successivi, si sono verificate almeno quattro repliche sismiche. Questi ulteriori movimenti tellurici hanno contribuito ad aumentare la tensione e la paura, spingendo numerosi residenti a riversarsi nelle strade in cerca di sicurezza.

Terremoto a El Salvador: magnitudo di 5.9
Le autorità dei due Paesi hanno subito attivato i protocolli di emergenza per gestire la situazione e limitare i danni, coordinando le prime operazioni di soccorso. In molte aree è stata registrata la caduta di calcinacci, la formazione di crepe negli edifici e l’interruzione temporanea di servizi essenziali.
Le prime stime parlano di centinaia di edifici danneggiati e di una popolazione in stato di shock. Molti nuclei familiari hanno preferito trascorrere la notte all’aperto, temendo nuove scosse e ulteriori crolli.
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