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Sergio Ruocco, l’annuncio della madre su Yara stringe il cuore: le sue parole

Sergio Ruocco, parla la madre

Caso di omicidio di Sharon Verzeni, parla la madre di Sergio Ruocco, compagno della vittima. In una recente intervista, la donna ha espresso preoccupazione sulle indagini che stanno continuando senza sosta dal giorno del delitto. (Continua a leggere dopo la foto…)

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Caso di omicidio Sharon Verzeni, le indagini

Continuano le indagini sull’omicidio di Sharon Verzeni

Continuano le indagini sul caso di omicidio di Sharon Verzeni accaduto a fine luglio scorso a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo. Gli inquirenti stanno vagliando e valutando diverse piste continuando a interrogare le persone che facevano parte della sua vita. Tra queste ci sono i familiari, i colleghi di lavoro, e il fidanzato Sergio Ruocco, che al momento non è indagato e su cui non gravano sospetti.

Tuttavia, l’uomo è sotto continua pressione degli inquirenti che sperano di ottenere quante informazioni possibili per ricostruire dettagli sulla vita di Sharon e trovare la chiave risolutiva di un omicidio ancora avvolto nel mistero. Nelle ultime ore è stata pubblicata anche un’intervista alla madre di Sergio Ruocco la quale ha parlato apertamente dei suoi timori per la situazione che ha travolto il figlio, la sua famiglia e la comunità. (Continua a leggere dopo la foto…)

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Caso di Omicidio di Sharon Verzeni

Le preoccupazioni della mamma di Sergio Ruocco

La madre di Sergio Ruocco, Maria Rosa Sabbadini, ha espresso la sua preoccupazione e speranza riguardo all’indagine sull’omicidio di Sharon Verzeni. In un’intervista al Giorno, ha dichiarato che suo figlio è tranquillo e sicuro della sua innocenza, sottolineando che tutta la famiglia lo supporta in questi momenti tragici.

Mio figlio è tranquillo, sa di non essere stato lui. E tutti crediamo in lui. È un bravo ragazzo, casa e lavoro, lavoro e casa. So benissimo che non c’entra niente. Su mio figlio metto le due mani sul fuoco. È sempre stato un ragazzo tranquillo, uno che parla poco e lavora. Anche lui è assillato dai giornalisti. Non ne può più”.

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