
Un evento che doveva essere solo una festa di laurea si trasforma in una tragedia che lascia molti interrogativi. Simona Cinà, una giovane pallavolista di Capaci, viene trovata senza vita nella piscina di una villa, nel corso di una serata apparentemente senza alcol. Le circostanze della sua morte, avvenuta nella notte tra venerdì e sabato, sono al centro di un’inchiesta che, al momento, vede indagati ignoti per omicidio colposo.

Un elemento che accresce il mistero riguardo la morte di Simona è il ritrovamento di vestiti e oggetti sospetti. I suoi abiti, una canotta verde e una minigonna, sono stati sequestrati, mentre accanto a questi sono stati trovati degli slip da uomo, anch’essi sotto sequestro. Nonostante ciò, il bicchiere accanto alle mutande non è stato acquisito per un’eventuale analisi del DNA, un dettaglio che ha sollevato molte perplessità tra i legali coinvolti nel caso.
La festa senza alcol e i dettagli inquietanti
Nel contesto di una festa di laurea, a quanto sembra, non c’erano tracce di alcolici. A suscitare ulteriori perplessità, i video della serata, che erano stati postati sui social, sono stati rimossi rapidamente. I ragazzi presenti sembravano tenere in mano dei cocktail, ma nessuno dei presenti ha dato segni di essere sotto effetto dell’alcol. La piscina, purtroppo, non ha dato alcuna risposta alle domande: Simona è stata trovata già priva di vita, in costume da bagno, in una vasca ben illuminata e abbastanza piccola per ospitare decine di persone. La ragazza, che era in buona salute e sapeva nuotare, era a faccia in su, una posizione che esclude l’annegamento, come dichiarato dai testimoni.
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