Il racconto dell’amica: le ultime ore di Simona Cinà
«L’ultima immagine che ho di Simona è lei che balla vicino alla console del dj». Francesca ricorda la serata trascorsa insieme, tra balli e giochi in piscina. «Abbiamo riso, ballato e giocato a palla in piscina tutta la notte. Poi io avevo freddo e me ne sono andata. Lei è rimasta. Mi aveva detto: “Domani andiamo a giocare al campo”». Le due si sono separate attorno alle 3.20 del mattino. Un pensiero tormenta Francesca: «Se fossi rimasta, forse mi sarei accorta di qualcosa. Questo pensiero mi sta consumando».

“Mia madre mi ha svegliata dicendo che Simona non c’era più”
Il dolore è arrivato come uno shock poche ore dopo. Francesca è stata svegliata dalla madre che le ha annunciato la morte di Simona: «Mia madre mi ha svegliata dicendo che Simona non c’era più. Non potevo crederci. Ancora oggi mi sembra irreale». Le circostanze della morte restano incerte: tra le ipotesi, malore improvviso o incidente, ma la piscina «non era profonda, si toccava facilmente con i piedi». Simona era considerata un’ottima nuotatrice, «fortissima a nuotare».
Secondo i racconti dei presenti, la festa si è svolta senza eccessi. «Abbiamo bevuto qualcosa, ma nessuno ha esagerato». La serata era iniziata in maniera tranquilla, con pizza, sportivi e amici, seguita da musica e bagni notturni. Francesca aggiunge: «Ci conoscevamo da tempo, ma nell’ultimo anno eravamo diventate inseparabili. Lei aveva scelto di dedicarsi al beach volley, e così ci allenavamo insieme ogni giorno. Studiavamo, ridevamo, cantavamo».