
Andamento di M5S e alleati di centrodestra
La nuova media conferma una fase di flessione per il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte. La formazione pentastellata viene stimata al 12,4%, in calo rispetto al 12,7% della settimana precedente. La riduzione è contenuta, ma segnala una tendenza non positiva per un partito che sta cercando di ridefinire la propria proposta politica nel contesto dell’attuale legislatura.
All’interno del centrodestra, oltre alla crescita di Fratelli d’Italia, si registra un rafforzamento delle forze alleate. Forza Italia vede salire il proprio consenso medio all’8,9%, rispetto all’8,6% misurato in precedenza, avvicinandosi nuovamente alla soglia psicologica del 9%. Il partito fondato da Silvio Berlusconi conferma così una dinamica di recupero dopo fasi di maggiore incertezza.
Anche la Lega di Matteo Salvini mostra un lieve movimento in avanti: la media elaborata da Termometro Politico indica un valore pari all’8,5%, in crescita rispetto all’8,4% della settimana precedente. La variazione è limitata, ma contribuisce a mantenere complessivamente solida la posizione dell’area di governo nel quadro delle intenzioni di voto.
Nel complesso, considerando l’insieme delle principali sigle del centrodestra, il blocco che sostiene l’esecutivo continua a disporre di un vantaggio significativo sul fronte delle opposizioni, sia di centrosinistra sia di area centrista e di sinistra alternativa.

Opposizioni di sinistra e area centrista
Spostando l’attenzione sull’opposizione di sinistra, la media dei sondaggi segnala un arretramento per Alleanza Verdi e Sinistra. Il cartello elettorale viene indicato al 6,2%, in calo sia rispetto al 6,3% rilevato il 6 dicembre, sia rispetto al 6,5% della settimana del 13 dicembre. Si tratta di una variazione contenuta, ma sufficiente a evidenziare una fase di lieve indebolimento del fronte a sinistra del Pd.
Tra le forze di centro emergono invece dinamiche differenziate. Italia Viva, guidata da Matteo Renzi, risulta in crescita e raggiunge il 2,6% nella media delle rilevazioni considerate. Il dato indica un moderato avanzamento, pur rimanendo su livelli ancora limitati rispetto ai principali partiti nazionali.
Per quanto riguarda Azione, si registra una fase più critica: il partito viene stimato al 3,2%, in discesa rispetto alle precedenti rilevazioni. Il valore conferma una certa difficoltà nel consolidare lo spazio politico riformista e liberal-democratico al centro dello schieramento.
In ulteriore calo anche +Europa, che secondo la media di Termometro Politico arretra ancora, segnalando una riduzione del proprio bacino elettorale potenziale. L’insieme delle forze centriste si mantiene comunque su un livello complessivo non trascurabile, ma con equilibri interni in movimento e con sensibilità diverse rispetto alle principali dinamiche di maggioranza e opposizione.
Le oscillazioni tra gli istituti demoscopici
La media elaborata da Termometro Politico deriva dall’integrazione dei dati di sette diversi istituti di sondaggi, ognuno con propri metodi di rilevazione, campionamento e ponderazione. Il confronto fra le singole stime mette in luce alcune oscillazioni significative per i principali partiti, pur all’interno di un quadro generale che rimane relativamente stabile.
Per Fratelli d’Italia, ad esempio, si registra una forbice compresa tra il 31,1% indicato da Tecné e il 28,4% rilevato da Ipsos. Ciò conferma come, a seconda delle metodologie adottate, la stima del consenso per il partito di Giorgia Meloni possa variare di alcuni punti percentuali, pur mantenendosi in ogni caso su livelli elevati.
Il Partito Democratico presenta a sua volta differenze non trascurabili tra un istituto e l’altro: le intenzioni di voto per il Pd oscillano dal 22,8% rilevato da Demopolis al 20,2% registrato da Lab2101. Anche in questo caso, le divergenze rientrano nei margini tipici delle indagini demoscopiche, ma contribuiscono a definire l’ampiezza del potenziale bacino elettorale del principale partito di opposizione.
Il Movimento 5 Stelle mostra una gamma di stime compresa tra il 13,5% attribuito da Ipsos e l’11% indicato da Noto. La distanza tra il valore massimo e quello minimo sottolinea come il posizionamento del M5S nel sistema politico sia ancora oggetto di valutazioni diverse tra i vari istituti, in una fase caratterizzata da tentativi di rilancio e ridefinizione dell’identità del movimento.
Anche per Forza Italia emergono differenze sensibili: il partito viene accreditato tra il 10,7% nelle rilevazioni di Tecné e l’8,1% registrato da Swg. Nonostante la variabilità, la media consolidata indica una tendenza al recupero rispetto ai momenti più critici degli ultimi mesi.
Un quadro politico complessivamente stabile
Pur in presenza di oscillazioni tra le singole rilevazioni, la media sondaggi per la settimana 14–20 dicembre restituisce l’immagine di un scenario politico tendenzialmente stabile. La coalizione di centrodestra che sostiene il governo mantiene un vantaggio ampio sui blocchi di opposizione, grazie al rafforzamento di Fratelli d’Italia e ai segnali positivi provenienti da Forza Italia e Lega.
Il Partito Democratico si conferma come principale forza di opposizione, con un livello di consenso che appare consolidato, ma che al momento non mostra una crescita tale da ridurre sensibilmente la distanza dal partito di maggioranza relativa. Il Movimento 5 Stelle attraversa una fase di lieve arretramento, mentre le forze di sinistra alternativa e i partiti centristi presentano andamenti differenziati, con alcune sigle in calo e altre in moderato avanzamento.
Nel complesso, i dati raccolti e sintetizzati da Termometro Politico indicano quindi un equilibrio politico generale senza scossoni evidenti, con FdI in fase di consolidamento, un Pd stabile, un M5S in leggera difficoltà e un centrodestra complessivamente in vantaggio sulle opposizioni. Le prossime settimane di rilevazioni permetteranno di capire se queste tendenze troveranno conferma o se emergeranno cambiamenti significativi nel quadro delle intenzioni di voto degli elettori.