
Sondaggi politici, un solo partito vola in alto! Numeri da capogiro – Nelle ultime ore è arrivata una nuova rilevazione che fotografa l’umore degli elettori italiani. Il sondaggio Dire-Tecnè, realizzato tra il 4 e il 6 novembre, racconta un panorama politico che non cambia volto ma consolida alcune tendenze. Una forza politica resta nettamente in testa, due partiti sono appaiati a breve distanza e il gioco delle leadership continua a incidere parecchio sugli equilibri. Prima di entrare nei numeri veri e propri, conviene partire dal dato che domina la scena: c’è una formazione che continua a crescere, passo dopo passo, consolidando la sua posizione di punta.

Sondaggi politici, un solo partito vola in alto! Numeri da capogiro
Secondo i dati raccolti, Fratelli d’Italia tocca quota 31,1%, in leggero ma costante aumento (+0,1%). È una delle percentuali più alte registrate dal partito guidato da Giorgia Meloni e conferma un momento di grande solidità, soprattutto in vista delle prossime Regionali dove FdI viene stimata in progresso sia al Nord sia al Sud. A seguire, il Partito democratico sale al 21,7%: un incremento minimo (+0,1%) che non cambia la distanza abissale con il primo partito. I dem recuperano lentamente ma non abbastanza per intaccare la forbice di quasi dieci punti che li divide da FdI. Il centrodestra, intanto, resta un mosaico di dinamiche interne ben definite: la Lega scende all’8,3% (-0,1%), mentre Forza Italia sale all’11,2%, superando gli alleati e avvicinandosi moltissimo al Movimento 5 Stelle. I pentastellati, infatti, perdono uno 0,1% e si fermano all’11,5%, mantenendo l’insegna di terza forza ma con margini sempre più ridotti rispetto agli azzurri.


I partiti minori: chi sale e chi scende
Nell’area progressista, Alleanza Verdi-Sinistra resta al 6%, cedendo appena uno 0,1%. Tra i partiti del centro, Azione cresce in modo significativo, raggiungendo il 3,6%, uno dei suoi dati migliori degli ultimi mesi. Più indietro si colloca Italia Viva, stabile ma in calo al 2% (-0,1%). Chiude la rilevazione +Europa, in lieve crescita all’1,6% (+0,2%). Nel complesso, lo scenario appare stabile: piccoli spostamenti che però confermano equilibri ormai cristallizzati da settimane.
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