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“Sono volati in aria”. Ciclisti morti a Terlizzi, il drammatico racconto dei sopravvissuti

L’automobilista ferito, indagato per omicidio stradale

Dopo l’impatto, anche l’automobilista è rimasto ferito e in stato di choc. È stato trasportato in codice rosso al Policlinico di Bari. Le indagini sono affidate ai carabinieri, coordinati dalla Procura di Trani, e hanno portato all’apertura di un fascicolo per omicidio stradale plurimo. Secondo le prime ricostruzioni, l’auto procedeva ben oltre il limite dei 90 km/h previsto su quel tratto.

Non è ancora chiaro se l’uomo abbia perso il controllo del veicolo o se stesse effettuando un sorpasso azzardato. Intanto l’Asaps, l’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, ha aggiornato il tragico bilancio: 130 ciclisti morti sulle strade italiane nel 2024.

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Federciclismo: “Basta stragi, serve una legge sulla sicurezza”

La tragedia ha riacceso i riflettori sulla sicurezza dei ciclisti. Il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, ha dichiarato: «Abbiamo istituito un gruppo di lavoro sulla sicurezza che ha già elaborato proposte da portare in Parlamento. È il momento che tutti facciano la propria parte affinché questa strage si fermi».

Il caso di Terlizzi non è un’eccezione, ma l’ennesimo dramma su strade dove spesso il rispetto per i ciclisti è minimo e le infrastrutture dedicate sono assenti. L’appello alla politica è chiaro: servono misure concrete, sanzioni più severe, educazione stradale e una pianificazione urbana che tenga conto della vulnerabilità di chi va in bicicletta. Perché ogni domenica non debba trasformarsi in lutto.

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