L’attenzione ora su Andrea Sempio
Nel frattempo, l’attenzione degli inquirenti resta puntata su un altro nome: Andrea Sempio. Le indagini riaperte dalla Procura di Pavia si concentrano su di lui. Gli investigatori hanno da poco completato la raccolta delle testimonianze dei suoi amici e stanno cercando un elaborato scritto da Sempio nel 2013, durante un corso di giornalismo, nel quale avrebbe parlato proprio del caso Poggi.
Il documento è considerato rilevante per comprendere l’ossessione, o l’interesse, dell’uomo per la vicenda. Sempio, all’epoca dei fatti, era un amico del fratello di Chiara. Il suo nome era emerso in modo marginale durante le prime fasi dell’inchiesta, ma la nuova consulenza dattiloscopica ha ribaltato tutto: una traccia palmare (la numero 33), trovata sul muro delle scale che portano al seminterrato della villetta dei Poggi, è stata ritenuta compatibile con l’impronta di Sempio.
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In attesa dell’incidente probatorio del 17 giugno
I magistrati, però, al momento non sembrano intenzionati a disporre ulteriori consulenze. L’attenzione è tutta rivolta al prossimo 17 giugno, data cruciale per le sorti del procedimento. Quel giorno inizierà infatti l’incidente probatorio sui reperti finora mai analizzati, o rivalutati con metodi moderni rispetto a quelli disponibili nel 2007.
In ballo ci sono tracce, DNA, impronte, ma soprattutto la possibilità di capire se la condanna di Alberto Stasi debba essere messa in discussione alla luce di nuovi elementi. Nessuno, almeno ufficialmente, sembra più pensare a un coinvolgimento delle sorelle Cappa, ma la loro presenza mediatica e le uscite del padre continuano ad alimentare domande a cui, per ora, nessuno ha ancora dato una risposta.