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Sottomarino Titan, colpo di scena dopo la tragedia: cos’è successo

Il 18 giugno 2023, il sottomarino Titan si inabissava nelle acque dell’Oceano Atlantico, con a bordo 5 persone. Dopo circa un ora e 45 minuti dall’immersione sono stati persi i contatti. Ci volevano circa due ore per raggiungere i resti del Titanic. Gli esperti parlano di implosione. A quasi un mese dal tragico evento si torna a parlare del sottomarino Titan, della società OceanGate. Dopo svariate ricerche sono stati ritrovati i rottami del sommergibile nelle vicinanze del transatlantico. Stamattina 15 luglio, su Il Messaggero si parla di un nuovo dettaglio. Vediamo di cosa si tratta.

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Sottomarino Titan, colpo di scena un mese dalla sparizione

Un colpo di scena inaspettato per quanto riguarda il sottomarino Titan, nel quale 5 persone hanno perso la vita durante una spedizione alla visita del relitto del Titanic. La società OceanGate avrebbe rimosso pagine social e oscurato dei siti, per Il Messaggero c’è qualcosa sotto. Che la compagnia proprietaria del Titan stia nascondendo qualcosa? La società responsabile della morte di Hamish Harding (58), Shahzada Dawood e suo figlio di 19 anni, Paul-Henry Nargeolet (73), Stockton Rush e gli addetti alla guida del sommergibile, avrebbero comunicato sul proprio sito che al momento sono state sospese tutte le immersioni e operazioni commerciali. Davvero bizzarro, visto che nei giorni in cui le ricerche del Titan erano ancora in corso, si era diffusa la notizia di un’offerta di lavoro per un pilota. (continua dopo la foto)

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sottomarino Titan

OceanGate nasconde qualcosa, oscurato il sito e cancellate le pagine social

Da quello che si legge si “Il Messaggero” sono stati cancellati gli account Facebook di OceanGate e OceanGate Expeditions, lo stesso per gli account di Twitter e Linkedin. Mentre l’account Instagram è stato reso privato. Il noto sito specifica: “Una versione archiviata del sito di OceanGate Expeditions, dell’8 luglio, mostra che la società aveva tolto la parte superiore della pagina web. Con impossibilità di collegarsi ad alcune sezioni interne, proprio quelle che erano state oggetto di polemiche. La scelta potrebbe essere stata dettata dai continui attacchi, nonché dall’interesse generato dopo la tragedia. Oppure per le eventuali azioni legali. Se non la possibilità di voler chiudere per sempre i battenti (che non è da escludere)” (continua dopo la foto)

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sottomarino Titan

Le parole dell’esperto: i passeggeri avevano intuito cosa stava per succedere

Parla l’ingegnere spagnolo José Luis Martín. Secondo lui il Titan sarebbe “precipitato come una freccia” prima di “esplodere come un palloncino”. In quel lasso di tempo i passeggeri a bordo “hanno realizzato tutto. Immagino l’orrore, la paura e l’agonia. Dev’essere stato come un film dell’orrore”, dice Martín. Mentre la Guardia Costiera americana ha dichiarato che la morte delle 5 persone sia avvenuta quattro giorni dopo la partenza. Sono ancora in corso le indagine su una presunta implosione. “C’è ancora molto da fare per comprendere i fattori che hanno portato alla catastrofica perdita del Titan e garantire che una tragedia simile non si ripeta”, ha dichiarato Jason Neubauer, presidente del Marine Board of Investigation.

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