Il profilo psicologico: narcisismo, freddezza e menzogna
Le diverse perizie psichiatriche acquisite nel corso degli anni, sia dalla difesa che dalla parte civile, convergono sul profilo disturbato dell’imputato. Stasi viene descritto come una personalità fredda, distante, narcisistica, con difficoltà nei rapporti affettivi e una spiccata propensione alla menzogna. Anche l’ultima consulenza penitenziaria parla di “condotta impulsiva a sfondo sessuale”, che pur non essendo patologica, lascia intravedere un conflitto interno mai risolto.

L’elemento rimosso: il video intimo mai trovato
Un dettaglio rimasto a lungo ai margini del caso, ma ora di nuovo sotto i riflettori, è la testimonianza del fratello di Chiara, Marco Poggi. Nel 2007, quest’ultimo raccontò agli inquirenti che la sorella gli aveva parlato di un video a sfondo sessuale girato con Alberto. Stando alla ricostruzione, Stasi avrebbe registrato il filmato di nascosto e avrebbe espresso l’intenzione di mostrarlo a Chiara. Quel video non è mai stato rinvenuto, ma la sola possibilità che Chiara avesse scoperto qualcosa di sconvolgente potrebbe dare un senso a una lite sfociata nel delitto.
Va ricordato che durante le indagini vennero trovati migliaia di file pornografici sul computer di Stasi, tutti legalmente detenuti e perfettamente organizzati. Ci furono anche accuse relative alla presenza di materiale pedopornografico, ma la Cassazione nel 2014 assolse Stasi, chiarendo che quei file erano inaccessibili e non risultavano mai aperti. Eppure, oggi quella passione finora marginalizzata è tornata centrale, perché potrebbe essere la chiave per comprendere cosa accadde davvero la mattina del 13 agosto 2007.