“Voglio stare con te il più a lungo possibile”
Stefano Tacconi guarda al futuro con tenerezza e determinazione: «Voglio stare al tuo fianco quanto più tempo possibile. Voglio conoscere i nipoti che avremo. Stringerli tra le braccia. Portarli al parco e magari scoprire, tra di loro, un futuro asso del calcio». E infine, il sogno da realizzare insieme: «Voglio brindare con te il giorno in cui, presto, rinnoveremo i voti. E vorrei che fossi tu a scegliere il giorno e il luogo».

Un amore nato nel 1991: “Fu passione travolgente”
Nella lettera, Tacconi ricorda anche il primo incontro con Laura, nel 1991: «Tu avevi da poco partecipato a Miss Italia e facevi la modella. Io con la Juventus ero in ritiro a Vipiteno, vicino casa tua, all’hotel Aquila Nera. Una sera venisti a cena con due amiche e il fratello del campione del mondo di ciclismo Maurizio Fondriest. Parlammo, poi ci vedemmo per una gita al lago di Tovel. Prendemmo una barchetta e chiacchierammo molto. Fu come se ti conoscessi da sempre». Un amore travolgente, coronato subito da un gesto da film: «Il primo dicembre andammo a vivere insieme a Torino. Mandai l’autista della Juventus a prenderti in Trentino con una macchina piena di fiori, un anello di fidanzamento e un telefonino, che all’epoca non aveva nessuno. Era il mio modo per dirti che ci sarei sempre stato».
La lettera si chiude con una nuova promessa, che è anche una proposta: «Laura, io ti amo e amo la nostra tribù: per questo motivo ti chiedo di rinnovare, davanti a loro, la promessa di amarci per sempre. Te la senti?».