Social. Strage di Erba, morto l’avvocato di Mario Frigerio: l’unico sopravvissuto. La strage di Erba è stato un caso di omicidio plurimo commesso in provincia di Como l’11 dicembre 2006. Il terribile fatto fu compiuto dai coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi, che uccisero a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, fu l’unico che riuscì a salvarsi. In queste ore, è venuto a mancare il suo avvocato Manuel Gabrielli. L’uomo aveva 47 anni. È stata la moglie a trovare il corpo del professionista nel garage e a lanciare l’allarme, ma i soccorsi sono stati inutili. (Continua a leggere dopo la foto)
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Strage di Erba, morto l’avvocato di Mario Frigerio: l’unico sopravvissuto
L’avvocato Manuel Gabrielli, 47 anni, con studio a Seregno, iscritto al foro di Monza è stato il legale di Mario Frigerio, unico sopravvissuto della strage di Erba. L’uomo, come riportato dall’ANSA, è stato trovato morto nella sua casa di Novedrate in provincia di Como. La moglie, dopo aver trovato il corpo del professionista nel garage, ha immediatamente lanciato l’allarme, ma i soccorsi sono stati inutili. La procura di Como ha disposto l’autopsia. Gabrielli, due figli, con un passato da consigliere comunale proprio a Novedrate, era un penalista attivo soprattutto in Brianza. Nel 2006 era diventato noto a alle cronache per avere assistito Mario Frigerio, il superstite della strage di Erba, testimone chiave nel processo a Olindo Romano e Rosa Bazzi ed è stato anche legale di Michele Bravi. (Continua a leggere dopo la foto)
Un piccolo riassunto sul caso in provincia di Como
La Strage di Erba, avvenuta l’11 dicembre 2006, fu compiuta dai coniugi Olindo Romano (classe 1962) e Angela Rosa Bazzi (classe 1963), che uccisero a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, colpito con un fendente alla gola e creduto morto dagli assalitori, riuscì a salvarsi grazie ad una malformazione congenita alla carotide che gli impedì di morire dissanguato. La strage avvenne nell’abitazione di Raffaella Castagna, in una corte ristrutturata nel centro della cittadina. L’appartamento fu dato alle fiamme subito dopo l’esecuzione del delitto. Il 3 maggio 2011, la Corte suprema di cassazione ha rigettato i ricorsi proposti, con l’indiretta conseguenza che è diventata definitiva la sentenza di Appello che aveva riconosciuto come autori della strage i coniugi Romano, già condannati all’ergastolo.
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