
Stupro di Caivano. Quello che è successo a Caivano, comune di Napoli, è veramente aberrante. Due ragazzine, di appena 10 e 12 anni, sono state stuprate in gruppo da sette ragazzi. I responsabili del vile atto sono stati arrestati all’alba di ieri. Due di loro sono maggiorenni e sono finiti in carcere. Il più piccolo, invece, ha appena 14 anni. Nelle ultime ore, intanto, emergono nuovi e raccapriccianti dettagli, come quelli che coinvolgono anche i parente degli aggressori. (Continua…)
Leggi anche: Como, anziana di 85 anni molestata e violentata: aggressore condannato
Leggi anche: Resta incinta a 10 anni a causa di uno stupro ma non può abortire: scoppia lo scandalo. Il mondo intero è sotto choc

Lo stupro di Caivano
All’alba di ieri sette ragazzi sono finiti in manette per lo stupro di due bambine di 10 e 12 anni. L’ordinanza è stata ribattezzata l’ordinanza degli orrori. I due maggiorenni, di cui il più grande ha 19 anni, sono finiti in carcere. Il più piccolo degli aggressori, invece, ha 14 anni. Come spiega Open, i carabinieri hanno una quantità enorme di elementi contro i sette aggressori. Una delle due bambine stuprate sarebbe addirittura affetta da “immaturità affettiva” e “deficit cognitivo prestazionale”. Ci sarebbe, però, addirittura una terza vittima di appena 13 anni. Tre degli accusati hanno precedenti per estorsione, molestie, lesioni aggravate e porto di arma bianca. (Continua…)
Leggi anche: “Lo querelo”: Selvaggia Lucarelli dalla DIGOS, la drastica decisione
Leggi anche: “I Fatti Vostri”, Carolina Marconi racconta il suo calvario con il tumore

Il calvario delle due ragazzine
Dalla lettura dell’ordinanza emerge il calvario delle due ragazzine, le quali, oltre ad essere stuprate, sono state anche minacciate e violentate verbalmente dal branco per circa tre mesi. I sette aggressori utilizzavano i video dello stupro per ricattare le due ragazzine: “Chiamo tuo padre e gli mostro i video“. Uno stupro sarebbe avvenuto anche nell’abitazione di uno degli accusati.
È il Corriere a raccontare l’inizio della storia, avvenuta quando la più piccola delle bambine si è innamorata di uno di quelli che poi l’ha violentata. Lui, sedicenne, al primo appuntamento vuole chiederle di fare sesso, ma si vergogna e allora manda un bambino di nove anni a parlare per lui. Lei dice sì per paura che la lasci. Si dirigono dunque all’isola ecologica, poi la invita a casa e la stupra in videochiamata, riprendendo la scena in modo che gli amici vedano quello che fa. (Continua…)

Il gesto della madre dell’aggressore
Sono ancora più raccapriccianti i dettagli che emergono sui parenti degli aggressori. In particolare, la madre del sedicenne, incrociando il figlio con la bambina, dice: “Lasciala stare che è piccola“. La madre di una delle bambine, invece, avrebbe addirittura rincarato la dose, dicendosi assai delusa e sostenendo che in qualche modo l’aveva voluto lei.