
Teresa Stabile uccisa dal marito, la verità dall’autopsia: cosa si scopre – Un nuovo caso di femminicidio scuote la provincia di Varese. Mercoledì sera, a Samarate, Teresa Stabile, 55 anni, è stata uccisa con almeno 15 coltellate dal marito Vincenzo Gerardi, 57 anni, nel cortile del condominio dove abitavano. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato. Di seguito gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda. (continua a leggere dopo le foto)
Leggi anche: Vertice Meloni-Trump, Mattarella sarebbe irritato: cosa filtra dal Quirinale
Leggi anche: Omicidio Paganelli, il dramma di Manuela Bianchi due anni dopo: “Ho perso tutto”

Lettere testamento ai figli: l’omicidio era stato premeditato
Secondo gli inquirenti della Procura di Busto Arsizio, si tratta di un delitto premeditato. A dimostrarlo sarebbero alcune lettere testamento che Gerardi aveva scritto un mese prima dell’omicidio e indirizzato ai figli. In queste missive, l’uomo annunciava la propria intenzione di uccidere la moglie e poi suicidarsi, indicando anche una data precisa: il 16 aprile. L’omicidio è avvenuto il 17 aprile, con uno scarto di appena un giorno rispetto al piano. Una lucida pianificazione, che rende ancora più agghiacciante l’intera vicenda. (continua a leggere dopo le foto)

L’autopsia: coltellate al cuore, morte sul colpo
L’autopsia, eseguita venerdì mattina sul corpo di Teresa Stabile, ha confermato l’estrema violenza dell’aggressione. I medici legali hanno rilevato almeno quindici coltellate, una delle quali ha raggiunto il cuore, provocando la morte immediata della donna. Oggi la salma è stata dissequestrata e potrà essere restituita alla famiglia per l’organizzazione dei funerali.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva