Terremoto in Italia: paura tra la popolazione. Dove e quando è successo – La terra è tornata a tremare nel nostro Paese. L’Italia, come sappiamo, proprio perché c’è stato spiegato anche a scuola, deve la sua sismicità alla particolare posizione geografica, dal momento che è situata nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica. Il Belpaese è sottoposto a forti spinte compressive, che causano l’accavallamento dei blocchi di roccia. Ma veniamo al terremoto in queste ultime ore…
Terremoto in Italia: paura tra la popolazione. Dove e quando è successo
Una scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione di Fano, comune italiano di 59 314 abitanti della provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche. Stiamo parlando della terza città più popolosa delle Marche, dopo Ancona e Pesaro. Secondo il sito dell’Ingv si tratta di un movimento tellurico di magnitudo 2.7, con epicentro al largo della costa marchigiana-pesarese, ad un profondità di 10 km, registrato alle 23:46. La paura è stata tanta: diverse le persone che si sono riversate in strada spaventate. (continua a leggere dopo le foto)
Forte scossa di terremoto oggi a Fano: cosa sappiamo
Una scossa di terremoto è stata avvertita dalla popolazione di Fano: secondo il sito dell’Ingv pare sia un movimento tellurico di magnitudo 2.7, con epicentro al largo della costa marchigiana-pesarese, ad un profondità di 10 km, registrato alle 23:46. Al momento, secondo quanto riportato da «Il Messaggero» con ci sono danni e le persone, anche se hanno avvertito nettamente il terremoto, non hanno reagito con scene di panico. (continua a leggere dopo le foto)
Terremoto oggi a Fano: perché l’Italia è un paese ad alto rischio sismico
Secondo la Protezione Civile, l’Italia possiede una pericolosità sismica medio-alta, una vulnerabilità molto elevata e un’esposizione altissima. Le regioni con un maggiore rischio sismico in Italia sono: Zona 1 (rischio alto): Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Sicilia. Zona 2 (rischio medio alto): Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia e Basilicata. Zona 3 (rischio medio basso): Lombardia, Toscana, Liguria e Piemonte. Non si possono prevedere i terremoti, ma si può fare prevenzione. “Non è ancora possibile prevedere con certezza quando, con quale forza e dove si verificherà il prossimo terremoto”, si legge nel sito della Protezione civile. “È noto però quali siano le zone più pericolose e cosa sia possibile aspettarsi da una scossa: essere preparati è quindi il modo migliore per prevenire e ridurre le conseguenze di un terremoto“. Leggi anche: Tommaso Onofri, l’annuncio dopo 17 anni dalla morte