
Un ospedale civile nello Stato di Rakhine, in Myanmar, è stato colpito da un attacco aereo durante la notte, causando una strage. La struttura sanitaria, situata nella città di Mrauk-U, è stata quasi completamente distrutta dopo il bombardamento, con un bilancio drammatico di vittime tra pazienti, personale medico e civili.
Secondo le prime informazioni fornite dai soccorritori locali, oltre 30 persone hanno perso la vita, mentre decine risultano ferite, alcune in condizioni gravissime. L’ospedale rappresentava un punto di riferimento fondamentale per l’assistenza sanitaria dell’area.
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Il raid aereo e il crollo della struttura sanitaria
L’attacco è avvenuto nella serata di mercoledì, quando un aereo da combattimento dell’esercito del Myanmar avrebbe sganciato due ordigni sull’edificio. Le esplosioni hanno provocato il crollo di ampie parti della struttura, rendendo estremamente difficili le operazioni di soccorso.
Volontari, operatori sanitari sopravvissuti e residenti hanno scavato per ore tra le macerie per recuperare corpi e cercare eventuali superstiti. Tra le vittime risultano anche minori, familiari dei pazienti e personale medico in servizio al momento dell’attacco.
La versione ufficiale della giunta militare
A distanza di alcuni giorni, le forze armate del Myanmar hanno riconosciuto la responsabilità del bombardamento. In una nota diffusa tramite il quotidiano statale Global New Light of Myanmar, l’esercito ha parlato di un’operazione antiterrorismo.
Secondo la giunta, l’ospedale non sarebbe stato utilizzato esclusivamente per scopi sanitari, ma avrebbe funzionato come base logistica per gruppi armati di opposizione, tra cui l’Esercito Arakan (AA) e le Forze di Difesa del Popolo (PDF). Le autorità militari sostengono che molte delle vittime fossero combattenti o sostenitori di queste formazioni.
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