Scosse di assestamento dopo la principale
Dopo la scossa principale, sono state registrate oltre 30 repliche, tra cui due di forte intensità, rispettivamente di magnitudo 7.0 e 6.5. Queste ulteriori scosse hanno aggravato i danni e aumentato la paura tra gli abitanti delle zone colpite. Particolarmente critica la situazione nella città costiera di Severo-Kurilsk, già devastata dal terremoto e maremoto del 1952, che oggi conta circa 2.500 residenti.
Le autorità hanno disposto l’evacuazione preventiva della popolazione nelle aree più a rischio. Squadre di protezione civile e soccorritori sono operative per garantire assistenza ai feriti e monitorare le condizioni delle infrastrutture. Il livello di emergenza è stato elevato al massimo in tutta la Kamchatka.
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I danni alle infrastrutture
Le onde dello tsunami hanno causato danni significativi alle strutture portuali della città di Severo-Kurilsk, dove diverse costruzioni sono state travolte dall’acqua. Il video delle onde che si abbattono sulle coste ha fatto il giro del mondo, mostrando la forza devastante del fenomeno naturale.
Nella regione, numerosi edifici pubblici e privati hanno subito lesioni strutturali. Interruzioni della rete elettrica e della viabilità sono state segnalate in più aree, ostacolando temporaneamente i soccorsi. Le squadre di emergenza stanno lavorando senza sosta per ripristinare i servizi essenziali e fornire assistenza alle persone rimaste senza casa.
Precedenti storici e reazioni internazionali
Il terremoto del 1952 rappresenta uno dei precedenti più tragici nella storia della Kamchatka, quando un sisma di magnitudo 9 causò la distruzione totale di Severo-Kurilsk. Gli esperti sottolineano come la regione sia particolarmente vulnerabile a eventi sismici di grande intensità, evidenziando la necessità di costante vigilanza e aggiornamento dei sistemi di allerta.
Le organizzazioni internazionali, tra cui il Centro di monitoraggio del Pacifico, seguono con attenzione l’evolversi della situazione. Sono in corso valutazioni sugli effetti a lungo termine del sisma sia dal punto di vista umanitario che ambientale, mentre i governi dei paesi coinvolti hanno offerto supporto logistico e tecnico alla Russia.