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Modena, imprenditore denuncia caso simile a quello di Saman

Modena caso simile Saman

Social. Modena, imprenditore denuncia caso simile a quello di Saman. Il caso di Saman Abbas ha letteralmente fatto il giro del mondo. La 18enne scomparve da Novellara (Reggio Emilia) nella notte tra il 30 aprile e l’1° maggio 2021. Il suo corpo venne ritrovato il 19 Novembre 2022. Il 10 febbraio 2023 a processo i familiari arrestati all’estero: lo zio Danish Hasnain e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Nel novembre 2022 arrestato in Pakistan il padre Shabbar Abbas, mentre la madre Nazia Shaheen è latitante. In questi giorni, un imprenditore di Modena ha denunciato una storia simile a questo terribile fatto di cronaca. (Continua a leggere dopo la foto)

saman abbas

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Modena, imprenditore denuncia caso simile a quello di Saman

Quattro anni fa vide una foto di quella che sarebbe diventata sua moglie e si innamorò a prima vista. Cominciarono a scriversi e in breve tempo si fidanzarono fino a sposarsi con una cerimonia in Marocco. Ma quelle nozze, spinte proprio dalla famiglia di lei, da cui sono nate due bimbe, in realtà dovevano servire solo a far ottenere a Boutania il permesso di soggiorno in Italia. E dopo il matrimonio per Giorgio Pagano, 44 anni, che vive a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, è iniziato l”incubo. L’uomo si è lasciato andare ad un lungo sfogo alle pagine del Corriere della Sera:Temo che mia moglie Boutania possa finire male, proprio come la povera Saman, la ragazza pachistana di Novellara uccisa dai familiari. Boutania invece è marocchina, ma suo zio e sua madre non hanno mai accettato che mi sposasse”. Costretto sulla sedia a rotelle da una malattia degenerativa, l’uomo non può proteggere sua moglie quando lei esce e per questo ha molta paura: “Se resto a casa e lei è fuori ho ancora più paura, viviamo quasi come reclusi, come pentiti di mafia. Boutania è stata minacciata e picchiata da suo zio più di una volta. E con sua madre non parla più da tre anni: l’unico torto che abbiamo agli occhi di molti suoi parenti marocchini, è quello di esserci innamorati”. (Continua a leggere dopo la foto)

Una storia da brividi

Sempre alle pagine del Corriere della Sera, Giorgio Pagano ha dichiarato: “Suo zio Mohamed l’ha minacciata e aggredita più di una volta. Proprio oggi in tribunale a Modena c’è stata un’altra udienza del processo a suo carico. La sentenza è attesa a luglio, ma intanto noi viviamo nel terrore. Boutania è stata colpita una volta con un pugno davanti a me, un’altra quando si trovava in casa di sua madre, le ha lanciato un oggetto in fronte, un’altra volta ha tentato di investirla mentre lei aveva la bimba nel passeggino. Le diceva parolacce perché lei ama vestire all’occidentale e soprattutto le imponeva di non frequentarmi più, “una marocchina deve sposare un marocchino” le urlava. Se torniamo in Marocco ci ammazzano. Non sto esagerando, sappiamo che c’è gente pronta a farlo per lavare quella che molti di loro ritengono una colpa gravissima: Boutania ha sposato me e poi ama anche vestire all’occidentale, atteggiamenti che ancora in troppi non tollerano”.

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