Le formiche volanti in spiaggia
Le formiche volanti “ponerinae” utilizzano le ali per spostarsi da un luogo all’altro alla ricerca di cibo e sono piuttosto aggressive. Claudio Venturelli ha aggiunto: “Per evitare allarmismi serve fare una distinzione. In questi giorni nei parchi e nei giardini spesso capita di imbattersi in nugoli di formiche alate, che però non rientrano nel caso in questione: si tratta infatti quasi certamente dei maschi delle ‘normali’ formiche, che durante il rituale dell’accoppiamento utilizzano le ali dedicandosi a una sorta di danza volante per attirare l’attenzione della futura regina. Una volta avvenuta la fecondazione, i maschi tornano a terra, perdono le ali e poco dopo muoiono. In questo caso le persone non corrono nessun rischio, perché queste formiche non pungono”. (Continua a leggere dopo le foto)
Il genere “ponerinae” adotta invece comportamenti molto diversi. Venturelli ha detto: “Il caso classico è quello di un gruppo di insetti che spinto dal vento si posa su un telo da mare sul quale poi si stende un bagnate incurante del rischio: le formiche, sentendosi ‘prigioniere’, iniziano a usare il loro pungiglione a ripetizione per ricavarsi spazio, iniettando dosi del loro particolare veleno anche in serie da 15 o 20 punture ravvicinate, ognuna delle quali genera un fastidioso pomfo che può restare per oltre una settimana. Non ci sono particolari rischi per la salute, ma resta il forte disagio, che spesso richiede un passaggio dal medico o in farmacia per curare l’infiammazione con creme lenitive o cortisoniche. Queste formiche sono una sorta di ‘cugine’ delle vespe e dunque seguono lo stesso tipo di approccio quando si sentono minacciate. Niente panico, ma l’attenzione deve essere alta”.