Social. The Borderline, la sconvolgente notizia dopo l’incidente. Mercoledì 14 Giugno 2023 a Roma è avvenuto un terribile incidente nel quale ha perso la vita un bimbo di cinque anni. La Smart ForFour in cui viaggiavano una ventinovenne e i suoi bambini stava percorrendo via di Macchia Saponara dopo la festa di fine anno scolastico nell’asilo lungo la via. Sulla sua strada, però, ha incontrato un altro veicolo, molto più grande. Un Lamborghini Urus di colore azzurro sgargiante con al volante un ragazzo poco più che ventenne. Con lui altri tre ragazzi e una ragazza, noti sul web come The Borderline, conosciuti per l’omonimo canale Youtube da 600mila seguaci. Lo scontro è stato mortale e ora si cerca di capire cosa sia realmente accaduto. (Continua a leggere dopo la foto)
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The Borderline, minacciati suoi social dopo l’incidente
Nel pomeriggio del 14 giugno 2023 verso le 15.45 i The Borderline erano a bordo di una Lamborghini Urus, probabilmente per registrare un contenuto dal titolo “50 ore su una Lamborghini”. A Roma, nella zona di Casal Palocco, si sono scontrati con una SmartForFour. Nell’impatto è morto un bambino di 5 anni. Dopo l’incidente sui social è iniziata una guerra. Gli utenti hanno cominciato a insultare il gruppo di youtuber, eppure sui loro account continuano a crescere i mi piace. Scorrendo i commenti sul loro canale YouTube si leggono insulti e minacce di morte. C’è chi ironizza sulla “prossima sfida: 50 anni in galera”, e chi si chiede come mai il canale rimanga ancora aperto nonostante l’incidente. (Continua a leggere dopo la foto)
Una valanga di insulti
I canali dei The Borderline sono ancora aperti e continuano ad attirare seguaci. Ovviamente, dopo l’incidente mortale, molti utenti hanno criticato molto duramente gli youtubers sotto i loro profili social. Tra i vari commenti si legge: “Al posto vostro toglierei ogni account, avete tolto una vita a un bambino, col sorrisetto in faccia, per le vostre challenge, per i vostri 4 soldini dati dalle vostre famiglie invece di insegnarvi i valori: nessuno dovrà seguirvi dopo oggi”, “Chi li segue è complice”, “Ed in tutto ciò gli sono aumentati pure i followers, che schifezza di società” e “Prima dell’incidente c’erano 19 mila follower ora 35 mila ma come ca**o state a seguirlo? Abbiamo fallito.. e facciamo schifo”. Molto probabilmente nelle prossime ore gli inquirenti potrebbero prendere nuovi provvedimenti.