
Social. Tragedia di Mestre, la testimonianza choc dell’autista di un altro pullman. Secondo quanto reso noto finora, il mezzo è caduto da 6-7 metri dopo aver strisciato contro il guardrail per alcuni metri e averlo poi sfondato. Poi, è stato avvolto dalle fiamme. Ovviamente le indagini sono ancora in corso. Sono 21 i morti, di cui due bambini. Il bus elettrico era usato come mezzo a noleggio per portare dei turisti verso un campeggio a Marghera. A Pomeriggio Cinque c’è stata una testimonianza di un uomo che viaggiava su un mezzo che affiancava il pullman. (Continua a leggere dopo la foto)
Leggi anche: Incidente Mestre, il racconto sconvolgente di un sopravvissuto
Leggi anche: Incidente a Mestre, cosa non torna nelle dinamiche della tragedia: l’intervento di Paragone


Leggi anche: Tragedia di Mestre, su cosa stanno indagando: spunta un’ipotesi
Leggi anche: Incidente a Mestre, identificate tutte le vittime: chi c’era a bordo del bus
Tragedia di Mestre, la testimonianza choc dell’autista di un altro pullman
“Io sono quello che nel video dell’incidente è fermo al semaforo. Ho visto il bus sopraggiungere alla mia destra, poi l’ho visto cadere nel vuoto”, sono queste le parole del conducente dell’altro mezzo vicino al pullman di turisti caduto martedì 3 ottobre a Mestre. L’uomo ha raccontato ciò che ha visto la sera del terribile incedente in un’intervista a Pomeriggio Cinque: “Ho visto il retrotreno del mezzo alzarsi davanti a me, e poi precipitare. Il pullman correva a una velocità ragionevole per quel tratto di strada. Era sulla sua traiettoria, mi sembrava avere un moto costante”. A un certo punto, l’uomo ricorda di aver visto “del fumo, o qualcosa di simile, sulla parte posteriore a sinistra”. (Continua a leggere dopo la foto)


Un racconto da brividi
Nel corso della testimonianza rilasciata alla trasmissione di Canale 5, l’uomo ha chiarito di non essere lui la persona che, in base ai video nelle mani degli inquirenti, scende in strada per lanciare un estintore verso il pullman in fiamme. Si tratta invece dell’autista di un altro pullman presente sul cavalcavia al momento dell’incidente: “Io sono rimasto nella mia cabina, non ho neanche aperto le porte, avevo molte persone a bordo. Ho solo chiamato i soccorsi. Se fossi sceso, vedendo quella scena, non sarei riuscito a rimettermi al volante”.