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Tragedia dopo la finale di Champions League: sale il numero di morti

Morti e feriti: una scia di sangue da Bordeaux a Grenoble

Se Parigi ha vissuto una notte infernale, non è andata meglio nel resto del Paese. A Bordeaux, l’esaltazione della vittoria si è tinta di sangue: un ragazzo di soli 17 anni è stato accoltellato a morte in circostanze ancora da chiarire. A Grenoble, il caos ha preso la forma di un’auto impazzita: un uomo al volante ha investito quattro passanti, tutti appartenenti alla stessa famiglia. Due di loro versano in gravi condizioni. Il conducente ha tentato la fuga per evitare il linciaggio, ma è stato arrestato poco dopo. Le autorità hanno escluso il gesto volontario, parlando di perdita di controllo del veicolo. Ma la paura, intanto, è esplosa tra la folla.

E poi c’è Parigi, dove una donna ha perso la vita dopo essere stata travolta da uno scooter in corsa. Una scena surreale, in mezzo a una città che sembrava ostaggio del caos. Nemmeno i soccorritori sono stati risparmiati: in alcuni casi, è stato necessario proteggere ambulanze e personale medico con l’intervento diretto della polizia. Gas lacrimogeni anche per difendere chi cercava solo di salvare vite.

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La città cerca di riprendersi, ma l’ombra della violenza resta

Oggi, Parigi cerca disperatamente di ritrovare un senso di normalità. È prevista una sfilata ufficiale del PSG sugli Champs-Elysées, ma il clima è ben lontano dalla serenità. La prefettura ha imposto misure di sicurezza straordinarie: solo 110.000 persone potranno accedere alla zona, suddivise in tre maxi-aree da 35.000 ciascuna, divise da barriere invalicabili. I giocatori del PSG attraverseranno il viale su un bus scoperto, prima di essere accolti all’Eliseo dal presidente Emmanuel Macron. Una celebrazione blindata, segnata da una tensione che si taglia con il coltello.

La giornata si concluderà con un concerto al Parco dei Principi, riservato agli abbonati del club. Ma la ferita è ancora aperta. La notte di sangue ha lasciato dietro di sé non solo vetri rotti e auto carbonizzate, ma anche un senso profondo di inquietudine. La Francia si interroga: come può una celebrazione sportiva trasformarsi in un’onda di violenza così travolgente? E soprattutto, come evitare che accada ancora?

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