
Era uno di quei pomeriggi che sembrano scritti nella routine di una vita tranquilla. Il sole primaverile scendeva lento, accarezzando dolcemente i tetti delle case e i parabrezza delle auto in marcia. Nell’abitacolo di una vettura familiare, un uomo anziano sedeva al volante con l’aria serena di chi ha guidato mille volte su strade conosciute, con la fiducia tipica di chi padroneggia ogni curva e ogni incrocio.
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Le strade che si percorrono ogni giorno sembrano sempre innocue, e spesso è proprio questo che ci rende vulnerabili: l’abitudine. Nessuno infatti poteva prevedere che quel pomeriggio apparentemente sereno si sarebbe trasformato in un incubo vivido, una frattura dolorosa nella memoria di chi ha assistito. Nessun presagio, nessun avvertimento. Solo un attimo. Un istante breve, ma fatale, che ha cambiato tutto. (Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva…)