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“Voglio m***re anche io”. La tragedia di Leonardo morto all’asilo: dramma nel dramma

Giardino dell'asilo di Soci, luogo della tragedia

“Voglio m***re anche io”. La tragedia di Leonardo morto all’asilo: dramma nel dramma – Nel cuore del Casentino, la cittadina di Soci è avvolta da un dolore profondo e collettivo dopo la tragica perdita di Leonardo, il bambino di soli due anni deceduto nell’asilo nido “Ambarabà Ciccì Coccò”. Il piccolo, mentre giocava nel giardino della struttura, è rimasto vittima di un fatale incidente: il laccio della sua felpa si è impigliato, provocando il soffocamento. L’intera comunità si è stretta attorno alla famiglia e all’asilo, cercando conforto e risposte in un momento segnato da sgomento e incredulità.

“Voglio m***re anche io”. La tragedia di Leonardo morto all’asilo: dramma nel dramma

Giovedì sera, circa 1.500 persone hanno partecipato a una commovente fiaccolata in memoria di Leonardo. Il lungo corteo silenzioso ha attraversato le vie del paese, culminando davanti al cancello dell’asilo dove è stato allestito un piccolo altarino con fiori, peluche e messaggi lasciati da genitori e bambini. La veglia si è conclusa nella chiesa parrocchiale, dove si è tenuto un momento di raccoglimento collettivo.

Il senso di smarrimento è amplificato dalle domande irrisolte sulle cause dell’incidente. La parola negligenza circola tra i cittadini, mentre la Procura di Arezzo conduce le indagini, affidate ai carabinieri della compagnia di Bibbiena. Gli investigatori stanno valutando l’ipotesi di omissione di vigilanza, ma al momento non sono state attribuite responsabilità precise. La possibilità che vi sia stata una tragica fatalità non viene esclusa, ma la ricerca della verità prosegue con rigore. In segno di vicinanza, numerosi comuni del Casentino hanno esposto bandiere a mezz’asta, tra cui Bibbiena e Terranuova. La tragedia ha colpito profondamente anche il personale dell’asilo: una delle maestre, sconvolta dall’accaduto, ha esclamato «voglio morire anch’io» prima di essere accompagnata in ospedale a causa di una grave crisi d’ansia. Il clima di dolore e solidarietà si percepisce in ogni angolo del paese.

Le indagini in corso e i dettagli dell’incidente

Le autorità stanno lavorando senza sosta per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente che ha portato alla morte di Leonardo. Nei giorni successivi alla tragedia, i carabinieri hanno continuato a raccogliere testimonianze tra il personale dell’asilo, i soccorritori e coloro che si trovavano nei pressi della struttura al momento dell’accaduto. Il giardino dell’asilo resta sotto sequestro per consentire ogni verifica necessaria.

Tra le ipotesi più accreditate, i primi soccorritori hanno riferito che il piccolo potrebbe aver tentato di arrampicarsi su un alberello presente nel giardino, rimanendo impigliato con il laccio della felpa. Questa dinamica, se confermata, solleverebbe interrogativi sulla sorveglianza in quel momento e sulla tempestività dell’intervento del personale. Il primo rapporto ufficiale dei carabinieri è atteso a breve sulla scrivania del pubblico ministero Angela Masiello, che dovrà decidere se iscrivere personale dell’asilo nel registro degli indagati oppure procedere contro ignoti. La cooperativa Koinè, responsabile della gestione della struttura, ha dichiarato che “tutti i parametri di sicurezza risultavano regolari”. Tuttavia, proseguono le verifiche tecniche e amministrative per accertare che le procedure fossero adeguate agli standard previsti. L’asilo, al momento, rimane chiuso in attesa delle decisioni della magistratura.

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