Un altro tragico incidente stradale, un’altra giovane vittima. Marco Di Stasi, soli 16 anni, ha perso la vita questa mattina dopo che l’auto su cui viaggiava si è ribaltata. Sul posto arriva la camionetta dei vigili del fuoco, le ambulanze, una pattuglia dei carabinieri del nucleo radiomobile. Arrivano anche i familiari e poco dopo gli amici. Sono momenti di strazio, soprattuto per chi guidava.
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Tragica carambola, muore a 16 anni Marco Di Stasi
Erano trascorse da poco le 11 quando si è consumata la tragedia. Marco Di Stasi, ha perso la vita dopo che l’auto su cui viaggiava, guidata dalla sorella maggiore, è uscita di strada e si è ribaltata per cause ancora in via di accertamento sulla Provinciale 161, conosciuta anche come ‘Gildonese’. Il tratto coinvolto collega Contrada Mascione a Campobasso con il comune di Gildone. L’auto si è impattata contro un muretto di cemento e il botto ha fatto uscire di casa le persone del posto. Una giovane donna che urla e il silenzio sul lato passeggeri. Inutile l’intervento dei sanitari, Marco non ce l’ha fatta: incastrato nell’abitacolo, muore sul colpo. (continua dopo la foto)
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Il dolore
Chi guidava era la sorella di Marco, una ragazza di 23 anni che è stata trasportata in ospedale in gravi condizioni, ma non è in pericolo di vita. Sul luogo della tragedia sono arrivati i genitori dei ragazzi che hanno trovato il corpo di Marco coperto da un telo, in attesa del medico legale e del nulla osta del magistrato per lo spostamento della salma. Nel frattempo, la dinamica del tremendo sinistro è in fase di elaborazione da parte dei carabinieri. Si cerca di capire se l’incidente sai stata causata da qualche animale ha attraversato improvvisamente la strada, se la giovane abbia avvertito un malore alla guida oppure sia stata solo imprudente. (continua dopo la foto)
Il cordoglio
“La comunità di Cercemaggiore è stata colpita in modo violento, inaudito e impossibile da accettare”, così ha commentato Gino Donnino Mascia, sindaco di Cercemaggiore, in seguito alla scoperta della straziante la notizia. “Ciao Marcolì, grazie di tutto” scrive un compagno del “Marconi” sui social, con la foto di Marco che gli fa una linguaccia alle sue spalle. “Lo incrociavo nei corridoi della scuola e qualche volta abbiamo chiacchierato, era la persona di cui una compagnia non può fare a meno perché sempre vivace e con la battuta pronta. Non posso crederci”, scrive un altro.