L’incidente aereo è avvenuto nel tardo pomeriggio dello scorso mercoledì 18 maggio in Sicilia, in particolare all’aeroporto di Trapani Birgi. Il volo in partenza dalla Sicilia e diretto a Bologna ha avuto un problema al momento del decollo. Il viaggio è stato interrotto: ecco cos’è successo.
Incidente aereo a Trapani: cos’è successo
Il velivolo 737-880, a causa di un imprevisto avvenuto al momento del decollo, non ha potuto portare a termine il suo viaggio. Il volo avrebbe dovuto compiere la tratta Trapani- Bologna e arrivare in Emilia nella serata di mercoledì, ma così non è stato. Il volo della Ryanair ha iniziato la fase di decollo intorno alle 18.30, ma durante la sua corsa sulla pista un gabbiano è finito in una delle turbine di un motore.
A causa dell’incidente, tecnicamente chiamato bird strike, come prevede la procedura di sicurezza il comandante dell’aereo Ryanair si è dovuto fermare per valutare le condizioni del velivolo e tutti i passeggeri hanno dovuto lasciare la cabina. Il comandante ha quindi fatto scendere dall’aereo i 150 passeggeri che c’erano a bordo.
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Le conseguenze del bird strike
I passeggeri hanno quindi dovuto aspettare fino alle 2 di notte per mettere finalmente piede a Bologna, con oltre sei ore di ritardo. I tecnici hanno effettuato i controlli sull’aereo e hanno constatato che l’impatto del volatile con le palette della turbina aveva provocato dei danni che non consentivano il decollo. L’evento capita più spesso di quanto si creda. Il cosiddetto bird strike non è un così raro, e più di frequente incidenti simili si verificano durante il decollo o l’atterraggio e in voli a bassa quota. Spesso i danni causati dallo scontro sono ingenti. A volte i volatili colpiscono semplicemente la carrozzeria ma quando finiscono nel motore, come in questo caso, i piloti devono fermare il volo e effettuare tutti i controlli necessari.