
Un rumore sordo, poi il silenzio rotto dalle urla. L’autobus non si sarebbe fermato al passaggio a livello. Forse un errore dell’autista, forse un guasto improvviso, o forse la solita fretta che ti fa credere di avere il tempo di attraversare. Ma il treno non ha rallentato. È arrivato come un proiettile, travolgendo il mezzo e trasformando in tragedia un viaggio qualsiasi. Testimoni parlano di una scena surreale, “sembrava un film, ma senza lieto fine”.
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Le prime immagini e i soccorsi
Ambulanze, polizia, vigili del fuoco. Le sirene hanno squarciato il silenzio dopo l’impatto. I soccorritori hanno lavorato per ore tra le lamiere contorte, cercando superstiti e trasportando i feriti negli ospedali più vicini. Alcuni sono stati dimessi in serata, altri, gravissimi, sono stati trasferiti d’urgenza a Città del Messico. Tra le vittime, anche bambini. Un ragazzo, miracolosamente illeso, continuava a piangere senza fermarsi: non aveva ferite visibili, ma portava negli occhi tutto l’orrore di quel momento.
Le testimonianze dei sopravvissuti
Chi è riuscito a salvarsi racconta di attimi interminabili. “Pensavo si sarebbe fermato”, ha detto un uomo, il volto ancora sporco di polvere. “E invece no, è arrivato dritto”. C’è chi ha visto persone incastrate tra i sedili, chi ha provato a rompere i vetri per uscire, chi ha perso coscienza e si è risvegliato già in ospedale. Tutti concordano su un punto: il treno non ha rallentato, e l’autobus non avrebbe dovuto trovarsi lì.
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