Doveva essere una conferenza stampa dedicata alla sicurezza interna, ma si è presto trasformata in una delle scene più virali della politica americana. Donald Trump, tornato protagonista indiscusso della Casa Bianca, ha catturato l’attenzione dei media con un incontro che sembrava più uno spettacolo comico che un briefing ufficiale.
Il presidente ha parlato accanto a figure di rilievo come il segretario alla Guerra Pete Hegseth, il procuratore generale Pam Bondi e la segretaria alla Sicurezza interna Kristi Noem, ma in pochi ricorderanno le loro dichiarazioni: a restare impresso è stato lo show di Trump, tra battute, interruzioni e stoccate ai giornalisti.
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Il momento imbarazzante del giornalista “in difficoltà”
La scena è partita con un episodio imprevisto. Un giornalista, visibilmente nervoso, ha avuto difficoltà a formulare la sua domanda. La voce gli si è incrinata e l’audio sembrava saltare. È stato allora che Trump, con il suo classico sarcasmo, ha interrotto tutto chiedendo: “Sta bene? Lo stiamo perdendo”. Poi, rivolto alla sala, ha aggiunto: “Qui abbiamo un ottimo soccorso medico”, scatenando una risata generale.
Un momento che ha ricordato i tempi delle sue prime campagne presidenziali, quando l’ironia pungente – spesso ai limiti dell’offensivo – era parte integrante del suo linguaggio politico e mediatico.
“Tu zitto, sei senza speranza”: l’attacco frontale ai giornalisti
Ma il vero picco della conferenza è arrivato poco dopo, quando un giornalista appartenente a uno dei network più critici verso la sua amministrazione ha provato a prendere la parola. Trump, visibilmente infastidito, lo ha interrotto bruscamente:
“No, lui no. È senza speranza.”
Le sue parole, pronunciate con tono tagliente e accompagnate da una smorfia di disprezzo, hanno immediatamente scatenato una reazione in sala: risate, imbarazzo e un brusio che ha reso il momento ancora più surreale.
Il presidente ha poi continuato la conferenza, ignorando il giornalista e passando oltre come se nulla fosse. Una scena che in pochi minuti ha fatto il giro dei social, dove molti hanno accusato Trump di voler umiliare pubblicamente la stampa scomoda.
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