
Tumori testa-collo, la regola per riconoscerli: ecco i segnali da non sottovalutare. Un piccolo fastidio che persiste, un dolore apparentemente innocuo o una macchia che non passa: segnali spesso trascurati che, in realtà, possono nascondere qualcosa di molto più serio. Ogni anno, migliaia di persone in Italia si trovano a confrontarsi con tumori del distretto testa-collo, una categoria di neoplasie ancora poco conosciuta, ma che rappresenta il settimo tumore più diffuso in Europa. L’attenzione alla prevenzione è cruciale, e quest’anno, come nei precedenti, torna la campagna di sensibilizzazione Make Sense Campaign, promossa dall’Associazione italiana di oncologia cervico-cefalica ETS, per ricordare quanto la diagnosi precoce possa fare la differenza.
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Tumori testa-collo: numeri e diffusione in Italia
Nel 2022, in Italia, sono stati stimati circa 9.750 nuovi casi di tumori cervico-cefalici, con una predominanza maschile (7.050 uomini contro 2.700 donne), come riporta Dottnet.it. Attualmente, circa 57.900 persone vivono con una diagnosi di tumore del distretto testa-collo, escludendo i tumori della laringe: di queste, 36.100 sono uomini e 21.800 donne.
Questi numeri mettono in luce come, seppure meno noti rispetto ad altre neoplasie, i tumori del cavo orale, orofaringe, ipofaringe e laringe colpiscano una quota significativa della popolazione. I principali fattori di rischio sono alcol e tabacco, responsabili stimati del 75% dei casi, con un rischio ancora più elevato per chi combina entrambi. Altri elementi di rischio includono cattiva igiene orale e insufficiente consumo di frutta e verdura.
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Diagnosi difficile e sintomi spesso trascurati
Uno degli aspetti più critici dei tumori del distretto testa-collo è la difficoltà di diagnosi. I sintomi iniziali sono spesso comuni e facilmente confondibili con disturbi stagionali o problemi minori. Dolore alla gola, ulcere che non guariscono, macchie rosse o bianche in bocca e gonfiore del collo possono sembrare innocui, ma se persistono possono indicare un problema più serio.
La difficoltà di individuare tempestivamente la malattia contribuisce a una prognosi più complicata, ma se il tumore viene scoperto nelle fasi iniziali, il tasso di sopravvivenza supera l’80-90%, soprattutto quando non è presente l’interessamento linfonodale, come sottolinea AIOncologia Cervico-Cefalica ETS.
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