
Esplosione a pochi passi dalla centrale nucleare in Ucraina: il mondo trema – La crisi nucleare in Ucraina torna a occupare le prime pagine internazionali, dopo una serie di esplosioni e un intenso sviluppo di fumo nei pressi della centrale di Zaporizhzhia, il maggiore impianto nucleare d’Europa, sotto controllo russo dall’inizio del conflitto. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) ha segnalato la presenza di detonazioni e fiamme in una zona ausiliaria situata a circa 1.200 metri dal perimetro della centrale. Il personale locale, in costante comunicazione con la squadra Aiea presente sul sito, ha confermato l’accaduto, alimentando nuove preoccupazioni sulla sicurezza della struttura.

Esplosione nei pressi della centrale nucleare in Ucraina
Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Mariano Grossi, ha rinnovato l’appello alla “massima moderazione militare” nei pressi delle infrastrutture nucleari ucraine. “Qualsiasi attacco nelle vicinanze di una centrale pone potenziali rischi anche per la sicurezza nucleare e deve essere evitato”, ha dichiarato Grossi, sottolineando come la situazione resti critica per la stabilità regionale. Il fumo, visibile per diverse ore sopra la zona, testimonia la gravità degli eventi e la vulnerabilità dell’area, già teatro di numerosi incidenti dall’inizio delle ostilità.

Il sito di Zaporizhzhia continua a rappresentare uno dei fronti più delicati del conflitto
Il sito di Zaporizhzhia continua a rappresentare uno dei fronti più delicati del conflitto in corso. La presenza costante di personale internazionale, insieme alle regolari ispezioni, non ha tuttavia impedito il ripetersi di episodi che minacciano la sicurezza dell’area e alimentano il timore di una possibile emergenza radiologica. Le autorità ucraine e russe si accusano reciprocamente di mettere a rischio la stabilità delle infrastrutture, mentre le organizzazioni internazionali chiedono con forza l’adozione di misure preventive più stringenti. Secondo fonti ufficiali, l’ultimo incidente non avrebbe provocato danni diretti ai reattori o alle strutture di sicurezza, ma resta alta la vigilanza per eventuali conseguenze a medio-lungo termine. Gli esperti sottolineano che, anche se il pericolo immediato sembra scongiurato, ogni episodio di questo tipo rappresenta un grave campanello d’allarme per la comunità internazionale.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva