
La storia di Francesca Bonivardo inizia con un malessere apparentemente innocuo e una febbre altissima che la costringono al ricovero urgente in rianimazione a Cuneo. Nessuno avrebbe potuto immaginare che dietro quel sintomo banale si celasse una minaccia devastante: un batterio “mangiacarne” ha scatenato una setticemia fulminante che ha segnato l’avvio di una battaglia per la vita.
Leggi anche: “Si muore con quantità minime”: allarme botulino, la spiegazione dell’esperto
Leggi anche: Tragedia sulla strada, una famiglia distrutta per sempre: morti marito e moglie

Un corpo travolto dalla setticemia
I medici le diagnosticano una setticemia gravissima, con ischemie agli arti e necrosi sul 70% del corpo. Francesca viene trasferita al Centro Grandi Ustionati del CTO di Torino dove affronta cinque mesi di terapie intensive, innesti di pelle e vac therapy per salvare gli arti. Solo così si evitano amputazioni maggiori: purtroppo, però, perde il pollice e l’indice della mano destra.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva