
Era una puntata come tante, quella di Chi l’ha visto? andata in onda ieri, 28 maggio. Eppure, nel giro di pochi minuti, l’attenzione degli spettatori si è inchiodata su un particolare che ha gelato l’Italia intera. Si parlava ancora una volta del delitto di Garlasco, l’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nell’estate del 2007, un caso tornato improvvisamente alla ribalta a seguito di nuovi elementi emersi nelle indagini. Ma questa volta non sono stati indizi materiali a far discutere. A colpire è stato un dettaglio digitale, tanto inquietante quanto inspiegabile.
Durante il programma, è stato infatti mostrato uno screenshot delle ultime ricerche online effettuate da Chiara Poggi. E tra i risultati, uno ha risvegliato un senso di sgomento profondo: un articolo intitolato “Omicidi senza colpevoli”.
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La ricerca che sembra un presagio
Il documento mostrato nel corso della trasmissione non lascia spazio a dubbi: la data è il 17 marzo 2017, e la pagina visitata da Chiara riguardava casi di omicidio rimasti irrisolti per anni, poi riaperti e finalmente chiariti. Una coincidenza sconcertante. Perché anche il suo caso, inizialmente chiuso con la condanna di Alberto Stasi, è stato riaperto e rianalizzato, finendo di nuovo sotto la lente d’ingrandimento della giustizia italiana.
C’è chi parla di presagio inquietante, chi di suggestione. Ma la coincidenza, oggi, risuona come un messaggio postumo. Possibile che Chiara, inconsapevolmente, stesse leggendo storie simili alla sua proprio nei giorni precedenti alla tragedia? Oppure si tratta di un semplice errore, un dato sbagliato, un’anomalia digitale?
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