Dopo l’omicidio il colpevole andò al bar
Secondo gli inquirenti, come riportato da il Corriere della Sera, il presunto assassino di Vanaessa avrebbe progettato ben due depistaggi per crearsi un alibi. Il primo qualche ora prima dell’omicidio, quando su Instagram ha pubblicato una foto dello svincolo verso Nova Gorica, in Slovenia, ma si trattava di un vecchio scatto. Il secondo quando ha chiamato i Carabinieri e ha confessato: “Domani mi consegno”. In realtà non ne aveva alcuna intenzione e si stava preparando alla fuga, forse all’estero. (Continua a leggere dopo la foto)
Dopo l’omicidio, avvenuto tra le 11,15 e le 11,30, Bujar è andato al bar, ha preso una birra e si è messo a chiacchierare con gli altri clienti e le bariste. Una delle bariste al Corriere ha detto: “Ha parlato con noi di tatuaggi, poi ha consumato la sua ordinazione. Ha chiacchierato con una cliente per una ventina di minuti, raccontando che si era da poco fatto un tatuaggio sul braccio che riproduce una rosa dei venti e uno nel costato. Diceva che erano riferimenti a storie passate, che avevano a che fare con una ragazza. Dopo è uscito ed è salito su un’auto, una Kia grigia”.