![](https://tvzap.it/wp-content/uploads/2023/01/allarme-bomba-volo-ryanair-grecia-polonia-1024x538.jpg)
SOCIAL. Una coppia di anziani, Ruth Jaffe, 79 anni, e il marito Peter Jaffe, 80 anni, sono diventati involontariamente protagonisti di una controversia legata al check-in errato con Ryanair. Quello che doveva essere un semplice viaggio da Londra a Bergerac si è trasformato in un caso che mette in luce i costi apparentemente sproporzionati associati a un errore banale.
Leggi anche: Tragedia in barca, bimbo di 3 anni cade e muore in modo atroce
Leggi anche: Tragedia a Ferragosto, ragazzo di 24 anni si accascia e muore: cos’è successo
![](https://tvzap.it/wp-content/uploads/2022/05/ryanair-768x1024.jpg)
Ryanair sotto osservazione: la critica riguardo ai costi del check-in
Ryanair, una delle compagnie aeree low-cost più note, è finita sotto l’occhio del ciclone a causa di questo episodio. La questione principale riguarda il costo addebitato per il check-in effettuato in aeroporto, anziché online. Ruth e Peter Jaffe hanno scoperto, una volta giunti in aeroporto, che l’errore nel check-in online li avrebbe costretti a pagare 55 sterline a testa per stampare le carte d’imbarco. La reazione indignata della coppia e della loro famiglia ha scatenato un’ondata di commenti e critica sulle politiche di addebito di Ryanair.
Leggi anche: Pranzo di famiglia finisce in tragedia: prima i malori e poi la terribile scoperta
Leggi anche: Gita al mare si trasforma in tragedia: morto un ragazzo di 19 anni
![](https://tvzap.it/wp-content/uploads/2023/01/allarme-bomba-volo-ryanair-grecia-768x1024.jpg)
La replica di Ryanair
Di fronte alla risonanza del caso, Ryanair ha fornito una risposta ufficiale. La compagnia ha difeso le proprie politiche dichiarando che tutti i passeggeri acconsentono a effettuare il check-in online prima di arrivare in aeroporto e che viene inviato un promemoria tramite email o SMS 24 ore prima della partenza. Ryanair ha sottolineato che il messaggio era stato ignorato dai passeggeri in questione. Questa risposta ha sollevato ulteriori polemiche e ha portato all’intensificarsi del dibattito sui diritti dei passeggeri e sulle politiche di addebito delle compagnie aeree a basso costo.