Ilaria rintraccia la bambina scomparsa 50 anni prima
In pieno lockdown, Ilaria, nipote di Elvira ha cercato di rimettere in ordine i tasselli della vicenda per ritrovare una persona che, secondo gli atti, è morta più di 50 anni fa. La ragazza inizia le sue ricerche su gruppi Facebook di persone adottate che cercano di rintracciare i genitori biologici. Su uno di questi all’improvviso si imbatte in un annuncio di tale Monica Somma. «Quella foto mi colpì come un pugno allo stomaco», ha raccontato Ilaria spiegando poi come è riuscita a mettersi in contatto con la donna. La ragazza ha quindi cercato di contattare Monica Somma su Instagram convincendola ad incontrarsi faccia a faccia. «Quando l’ho vista avvicinarsi, ho capito subito che era lei». (Continua a leggere dopo la foto…)


La scoperta sconcertante: la storia raccontata in “Ridatemi le mie ossa”
Le due hanno quindi concordato di fare un esame del DNA per vedere se le intuizioni fossero giuste. Il risultato ha confermato che Elvira e Monica sono mamma e figlia. Nel 2022, Monica Somma, residente a Primavalle, è stata portata nella casa di Elvira, a Guidonia, e le due hanno potuto abbracciarsi dopo 50 anni. Le due hanno vissuto per tutto questo tempo a pochi chilometri di distanza, ma il loro destini sono stati separati dal rapimento e dall’adozione quando la bambina aveva 3 anni. Questa storia toccante e sconcertante è stata messa sullo schermo dal regista Patrizio La Bella che ha girato un docu-film intitolato “Ridatemi le mie ossa”. Il film è stato proiettato al Nuovo Cinema Aquila al Pigneto il 3 luglio in presenza degli autori, e ora prosegue il suo percorso nel circuito festivaliero.
