
Villa Pamphili, la terribile conferma dall’autopsia su Anastasia – Sono arrivati i primi risultati dell’autopsia sul corpo di Anastasia Trofimova, la donna uccisa insieme alla figlia Andromeda i cui corpi sono stati ritrovati il 7 giugno scorso nel parco di Villa Pamphili, a Roma. Secondo quanto emerso dagli esami condotti dal medico legale, la donna è stata strangolata, un dettaglio che nelle ultime ore è stato confermato ufficialmente e che rischia di aggravare ulteriormente la posizione di Francis Kaufman, compagno di Trofimova e padre della bambina, attualmente accusato del duplice omicidio.

Villa Pamphili, la terribile conferma dall’autopsia su Anastasia
Kaufman, cittadino statunitense, è sospettato di aver ucciso madre e figlia per poi abbandonarne i corpi tra i sentieri del parco, non lontano dall’ingresso di via Leone XIII. L’uomo era inizialmente noto come Rexal Ford, un californiano di 46 anni: la sua vera identità è emersa nel corso delle indagini. Su di lui è stato subito emesso un mandato di arresto internazionale. Dopo essere stato rintracciato a Skiathos, in Grecia, è stato arrestato ed estradato in Italia.

Le indagini sui corpi
Fin dal ritrovamento, gli inquirenti hanno avviato accertamenti approfonditi sui due cadaveri. Nel caso della bambina, i segni di percosse e strangolamento erano subito evidenti. Per Anastasia, invece, è stato necessario più tempo: il corpo si trovava in uno stato di decomposizione avanzata, poiché sarebbe morta circa una settimana prima della figlia. Il cadavere era stato lasciato sotto il sole, coperto da una busta di plastica, nei primi giorni di caldo di giugno, rendendo più difficoltoso stabilire la causa del decesso. L’identificazione della donna non è stata immediata: da quando era arrivata in Italia, senza documenti dopo aver perso lo zaino in mare, viveva in condizioni di estrema precarietà, quasi “come un fantasma”, secondo quanto riferito dagli investigatori.
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