Vittorio Feltri scatenato su Giorgia Meloni. Il giornalista bergamasco, fondatore di «Libero quotidiano», ha scritto un editoriale in cui tesse le lodi della neo presidente del consiglio – la prima premier donna nel nostro Paese – e bacchetta quanti in queste ore si son dati da fare ad insultarla, per un motivo o per un altro. Dall’articolo si capisce anche chiaramente il giudizio che Feltri ha sulla sinistra italiana: niente di nuovo sotto il sole per chi è abituato a leggere i suoi esilaranti pezzi. Leggi anche l’articolo —> Vittorio Feltri, l’annuncio choc sulla figlia: “Ero sul punto di ucciderla”
Vittorio Feltri scatenato su Meloni: “Non è una donna né un uomo”
“Negli ultimi undici anni l’Italia ha avuto dei governi pasticciati, ossia composti da partiti che non avevano ottenuto il voto popolare. Gabinetti edificati alla carlona, causa: emergenza. Conviene elencarli per rendersi conto che per lungo tempo la nostra democrazia ha dormito, incapace di eleggere un gruppo in grado di guidare in modo lineare il Paese”, l’esordio dell’editoriale di Vittorio Feltri, che poi nel suo pezzo li ha ricordati tutti. Dopo la caduta di Berlusconi, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha incaricato il tecnico Mario Monti, al quale subentrò Enrico Letta, “retto da una compagine cosiddetta di pacificazione nazionale costituita da Pd e Pdl, il diavolo e l’acqua santa”, rimarca il giornalista. “Il pastrocchio non durò a lungo. Arrivò Renzi, il miglior fico del bigoncio, il quale, avendo preparato una riforma sacrosanta (abolizione del Senato, un doppione inutile della Camera), dovette sottoporre il suo lavoro interessante a referendum, che lo bocciò stoltamente. Il giovane premier fu costretto a dimettersi lasciando il posto a Paolo Gentiloni, uno sconosciuto di insuccesso, totalmente opaco. La sua durata fu breve, come la vita delle farfalle, che campano poco e alle sei di sera ne hanno già le pa**e piene”, ha insistito poi Feltri. (continua a leggere dopo le foto)
“Draghi? Il migliore, un’autentica autorità”
Poi il ritorno alle urne, con la vittoria del M5s: “A Palazzo Chigi entra un personaggio totalmente ignoto, Giuseppe Conte, foggiano, professione avvocato, estraneo alla politica. L’esecutivo cade come corpo morto cade, ma risorge ancora con Conte mediante l’appoggio di cani e porci, esecutivo la cui sopravvivenza è fugace, per fortuna”, spiega Feltri su «Libero». “Ed eccoci a Mario Draghi, il migliore, un’autentica autorità che seduce tutti tranne FdI, unica forza di opposizione che ne profitta per diventare il primo partito nazionale grazie ai consensi degli italiani. Finalmente abbiamo un primo ministro voluto dagli elettori, Giorgia Meloni, donna e di destra. La sinistra reagisce scompostamente, accusando la vincitrice di ogni nefandezza, tra cui quella di essere fascista”, ha evidenziato il direttore. (continua a leggere dopo le foto)
Feltri su Meloni: “È una persona di livello”, la stoccata alla sinistra
Senza freni Feltri ha poi scritto: “L’antifascismo, in assenza delle camicie nere, decedute oltre 70 anni fa, è peggio dell’alcol, più ne bevi e più rimbambisci. Cosicché i progressisti di casa nostra oggi non sanno più che fare per rimediare alla sconfitta alle urne e si prodigano per insultare in modo sgangherato la signora Giorgia che ha preso in mano con risolutezza le redini dello Stato. Anche tutto il culturame che infesta la nostra patria ce l’ha a morte con la neo padrona del vapore tentando di renderle difficile la permanenza nel palazzo del potere”. Da qui la chiosa durissima: “Non ce la faranno a fermarla, perché è vano rompere i co**ioni all’unica persona che li ha ed è all’altezza di proteggersi alla grande”. Per Feltri “Meloni non è una donna né un uomo. È una persona di alto livello che metterà presto a tacere ogni suo stupido detrattore, animato da livore ingiustificato“. Più chiari di così… Leggi anche l’articolo —> Vittorio Feltri, il commovente racconto sulla morte della moglie a “Muschio Selvaggio”