Vittorio Feltri sospeso dall’Ordine dei giornalisti
L’Ordine dei giornalisti ha ritenuto che tali affermazioni violassero il codice deontologico della professione, in particolare per quanto riguarda il rispetto della dignità umana e la prevenzione dell’incitamento all’odio. Nonostante ciò, la sospensione non è ancora definitiva poiché Feltri ha presentato ricorso al Consiglio nazionale dell’Ordine, congelando temporaneamente la decisione.
Non è la prima volta che Feltri si trova al centro di controversie legate al suo stile spesso provocatorio. In passato è stato oggetto di critiche per dichiarazioni su temi sensibili, attirando ripetute contestazioni ma anche notorietà.
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Ramy Elgaml, il giovane la cui morte ha innescato le proteste, era coinvolto in un inseguimento con i carabinieri. Le circostanze dell’evento sono ancora oggetto di indagine, mentre le dichiarazioni di Feltri hanno ulteriormente esasperato un clima già teso nella zona. L’Ordine nazionale dei giornalisti ha sottolineato l’importanza del rispetto delle norme deontologiche, affermando che il diritto di critica non deve mai trasformarsi in un’istigazione all’odio. La sospensione di Feltri, se confermata, rappresenterebbe una delle sanzioni più severe inflitte negli ultimi anni a un giornalista di rilievo. Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla responsabilità pubblica dei giornalisti e sull’importanza di un comportamento etico.