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Von der Leyen, panico sull’aereo: cos’è successo

Un grave episodio di interferenza russa ha minacciato la sicurezza della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante un volo istituzionale diretto in Bulgaria. Secondo quanto riportato dal Financial Times, domenica scorsa il sistema di navigazione GPS dell’aeroporto di Plovdiv è stato compromesso da un presunto attacco di jamming, costringendo il pilota a ricorrere a procedure di atterraggio manuale basate su mappe cartacee. L’episodio solleva nuove preoccupazioni sulla vulnerabilità delle infrastrutture civili europee di fronte alle cosiddette minacce ibride e ai rischi di attacchi cibernetici.

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La gestione dell’emergenza in volo

Il volo, partito da Varsavia e diretto a Plovdiv, trasportava la presidente per una visita ufficiale. Durante la fase di avvicinamento, il sistema GPS e altri apparati di navigazione elettronica dell’area aeroportuale bulgara sono stati resi inutilizzabili da un’interferenza intenzionale. Fonti istituzionali hanno definito l’evento come un’operazione di “innegabile interferenza” russa, sottolineando la gravità e la portata della minaccia.

Per circa un’ora, l’aereo ha dovuto sorvolare l’aeroporto in attesa di una soluzione tecnica o del ripristino dei sistemi digitali. Solo l’esperienza e la prontezza del comandante hanno permesso di gestire la situazione, con una scelta che ha richiesto l’utilizzo di strumenti analogici e una manovra di atterraggio completamente manuale.

Conseguenze geopolitiche e sicurezza europea

L’accaduto ha subito attirato l’attenzione delle istituzioni europee e dei governi nazionali, che hanno avviato indagini per chiarire la dinamica e le responsabilità dell’incidente. Se confermato come un attacco orchestrato da uno Stato straniero, il caso rappresenterebbe un’escalation nel già complesso scenario di tensione geopolitica tra la Russia e l’Occidente.

La Russia ha una lunga esperienza nell’utilizzo di tecniche di disturbo elettronico come il GPS jamming sia in ambito militare sia per influenzare operazioni strategiche. Tuttavia, l’impiego di queste tecnologie contro obiettivi civili e politici di alto profilo solleva interrogativi cruciali sulle attuali misure di sicurezza e sulla resilienza delle infrastrutture europee.

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