
West Nile, aumenta il numero delle vittime in Italia: cosa sappiamo – Era da giorni ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Goretti di Latina. Le sue condizioni erano apparse critiche fin dall’inizio, ma si sperava ancora in un miglioramento. E invece, nella notte, si è aggiunta un’altra tragica tessera a un mosaico sempre più allarmante: l’uomo di 86 anni, originario della provincia pontina, è la terza vittima della West Nile nel Lazio. Un decesso che getta un’ulteriore ombra sull’estate sanitaria italiana, mentre le autorità cercano di contenere l’avanzare del virus attraverso piani straordinari di disinfestazione e monitoraggio.


West Nile, aumenta il numero delle vittime in Italia: cosa sappiamo
Con la morte del paziente di Latina, il bilancio delle vittime italiane da virus West Nile nel 2025 sale a sei. L’epidemia, seppur meno impattante di altre in termini numerici, preoccupa per la sua diffusione e per la velocità con cui sembra essersi insinuata nel territorio. La prima vittima dell’anno era stata registrata a marzo in Piemonte: un caso precoce, quasi fuori stagione, che aveva già messo in allerta gli esperti. Poi, a seguire, una donna di 82 anni residente a Nerola, deceduta il 20 luglio all’ospedale San Giovanni di Dio di Fondi.

I sintomi di chi è stato punto dalla zanzara
A ieri risale il terzo decesso laziale, il secondo in pochi giorni: un uomo di 77 anni di Isola del Liri, trapiantato di cuore, morto allo Spallanzani dopo un soggiorno a Baia Domizia, dove con tutta probabilità sarebbe avvenuto il contagio. La situazione si complica ulteriormente con le due vittime campane: un 80enne di Maddaloni, ricoverato all’ospedale di Caserta, e un 74enne deceduto al Mare di Napoli. Quest’ultimo era stato trasferito il 20 luglio per un’emorragia digestiva, ma la comparsa di febbre, stato confusionale e insufficienza renale aveva rapidamente aggravato il quadro clinico. La notizia del nuovo decesso ha spinto la sindaca di Latina, Matilde Celentano, a convocare una riunione straordinaria della Conferenza dei Sindaci. Obiettivo: pianificare un’azione coordinata contro il proliferare del virus, partendo da un piano intensivo di disinfestazione. Il territorio pontino è stato tra i più colpiti in questa prima fase di diffusione estiva, e le autorità locali sono chiamate a una risposta rapida e concreta.
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