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Zanzare “immortali”, allarme in tutta Italia: cosa sta succedendo

punture di zanzara

Nonostante il mese di novembre sia ormai inoltrato e le temperature dovrebbero suggerire l’arrivo dell’inverno, le zanzare continuano a essere una presenza costante e fastidiosa in molte zone d’Italia. Il clima insolitamente mite sta favorendo la proliferazione di questi insetti, che non sembrano intenzionati a scomparire come di consueto con l’arrivo dei primi freddi. In case, uffici e aree pubbliche, cittadini e lavoratori si trovano ancora a combattere con punture e ronzii, in una stagione che tradizionalmente vedeva la loro scomparsa quasi totale.

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Le zanzare restano tutto l’anno

L’autunno 2025 si sta distinguendo per temperature superiori alla media e una marcata assenza di precipitazioni, elementi che hanno creato un habitat ideale per le zanzare. Situazioni analoghe si riscontrano anche in altre regioni europee, ma in Italia il fenomeno sta assumendo proporzioni rilevanti. Molte famiglie si ritrovano a utilizzare repellenti e zanzariere quando normalmente si penserebbe ad addobbare l’albero di Natale. Il cambiamento delle stagioni, collegato alle variazioni climatiche globali, sta modificando anche i cicli biologici degli insetti.

Il fenomeno non si limita solo al fastidio: la maggiore presenza di zanzare comporta anche un rischio sanitario più elevato, dato che questi insetti possono trasmettere virus e malattie infettive. In particolare, la circolazione di zanzare tigre (Aedes albopictus) e altre specie invasive amplifica il pericolo di diffusione di virus come chikungunya, dengue e West Nile. Diverse amministrazioni locali stanno rispondendo con misure straordinarie per contenere il problema e prevenire eventuali focolai. Il protrarsi della stagione delle zanzare ha colto di sorpresa sia i cittadini che le autorità sanitarie, costrette a rivedere i piani di disinfestazione e prevenzione. Molte città stanno organizzando interventi straordinari, prolungando le attività di controllo che solitamente terminano a settembre.

L’analisi degli esperti: il clima anomalo prolunga la stagione delle zanzare

Secondo il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), Alessandro Miani, «l’innalzamento delle temperature medie stagionali ha alterato i cicli di vita di molti insetti». Le uova delle zanzare, infatti, riescono oggi a sopravvivere anche nei mesi più freddi e gli adulti continuano a riprodursi, resistendo oltre il consueto periodo autunnale.In Italia sono state censite circa sessanta specie di zanzare. Tra le più diffuse e resistenti figurano la Culex pipiens (zanzara comune) e la Aedes albopictus (zanzara tigre), mentre la Aedes japonicus japonicus si sta progressivamente adattando anche ai climi più rigidi.

Gli esperti sottolineano che la modifica dei cicli vitali può favorire la persistenza e la diffusione di queste specie anche nei periodi in cui prima si assisteva a una loro drastica riduzione. Il cambiamento climatico, con inverni più miti e precipitazioni irregolari, ha dunque un impatto diretto sulla diffusione delle zanzare. Questa trasformazione impone un ripensamento radicale delle strategie di controllo e prevenzione.

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