Il programma “Zona Bianca“, in onda in prima serata su Rete 4 e condotto da Giuseppe Brindisi, finisce nel mirino dei russi. La trasmissione in passato ha ospitato un famoso conduttore russo, che, messo alle strette nel programma di Brindisi, ha riportato tutto nel suo paese. In questo articolo vi spieghiamo nei dettagli cos’è successo. (Continua dopo la foto…)
Tutto su “Zona Bianca”
“Zona bianca” è un programma televisivo di genere talk show, politico e rotocalco. La trasmissione va in onda su Rete 4 dal 7 aprile 2021 ed è stata ideata da Giuseppe Brindisi, che è anche il conduttore. “Zona Bianca” va in onda la domenica in prima serata in diretta dallo studio 7 del Centro di produzione Mediaset di Cologno Monzese. Il programma è curato dalla testata giornalistica italiana Videonews e prodotto dal TG4.
La trasmissione ideata da Brindisi nasce per sostituire gli speciali di “Stasera Italia”. Il programma tratta vicende legate alla politica italiana e alla società con interviste a politici ed altri ospiti presenti in studio o in collegamento. Il titolo del programma è un auspicio per la fine del tempo d’attesa causato dalla pandemia e la speranza di un ritorno alla normalità. (Continua dopo la foto…)
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Il programma “Zona Bianca” finisce nel mirino dei russi: cos’è successo
“Zona Bianca”, programma di Rete 4 condotto da Giuseppe Brindisi, finisce nel mirino dei russi. Vladimir Soloviev, ospite di recente nella trasmissione televisiva, russo e fortemente filo-Putin, ha riportato tutto quello che succede nei programmi televisivi italiani nel suo paese. Soloviev, infatti, è il conduttore di un seguitissimo show su Russia 1, il primo canale di Mosca. Egli ha inoltre il dente avvelenato con il nostro paese dopo la confisca della villa sul lago di Como per le sanzioni che hanno colpito le personalità più vicine al Cremlino.
“Ho partecipato ad alcuni dibattiti con gli italiani che erano indignati per quello che succede in Russia” – ha spiegato il conduttore nella sua trasmissione – “Un programma serale di Rete 4, popolare, gettonato. E ci accusavano di tutto. Io dico: parliamo dei nazisti di Azov. Loro mi dicono: I vostri soldati uccidono. Io rispondo: fatemi vedere le prove dei crimini dei nostri soldati, se ne avete. Invece i soldati ucraini tagliano la gola ai prigionieri e faccio vedere le foto. E gli italiani fanno finta di non capire“.
Una sua collega allora rincara la dose: “Il fatto che il mondo occidentale faccia finta di non vedere, ma vede tutto, questo li trasforma in mostri e in canaglie, anche più degli ucraini”.