Dopo due anni di pandemia per Covid-19, in queste ore è scattata l’allerta per il Vaiolo delle scimmie in tutta Europa. Dopo i casi in Inghilterra, Spagna, Portogallo e il primo caso in Italia, sono arrivate segnalazioni anche dalla Francia e da altri Paesi extra Ue come il Canada. Per questo l’Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ha attivato un sistema di allerta a livello europeo al quale partecipa anche il nostro Istituto superiore di sanità per monitorare attentamente segnalazioni sintomi e diffusione del virus. Nel frattempo, ai microfoni del programma radiofonico Un giorno da pecora, Matteo Bassetti è intervenuto su questo delicato tema. Vediamo insieme le sue parole. (Continua a leggere dopo la foto)
“Un giorno da pecora”, Matteo Bassetti interviene sul tema del vaiolo delle scimmie
Ai microfoni del programma radiofonico della Rai Un giorno da pecora, Matteo Bassetti, il noto infettivologo del San Martino di Genova, ha parlato dell’emergenza vaiolo delle scimmie. Dopo il primo caso registrato in Italia allo Spallanzani di Roma, di fatto è scattata l’allerta. Bassetti ha spiegato quali sono gli scenari per il nostro Paese nei prossimi giorni: “Dobbiamo essere tutti uniti tra Paesi europei, scambiandoci informazioni e monitorando eventuali focolai. Nei prossimi giorni arriveremo a qualche migliaio di caso hi non ha fatto la vaccinazione contro il vaiolo non è coperto. Più che il Covid oggi dobbiamo cercare di mettere in sicurezza il vaiolo delle scimmie. È molto più leggero di quello degli uomini per quanto riguarda i sintomi e si trasmette anche attraverso il respiro ma solo se si sta molto vicini”. Vediamo che cos’è e quali sintomi produce. (Continua a leggere dopo la foto)
Cos’è e quali sintomi ha questa particolare malattia
Questo tipo di vaiolo è una malattia infettiva causata da un virus principalmente diffuso in Africa nelle scimmie e in alcuni roditori, soprattutto in Ghana e Nigeria. L’infezione non ha niente a che fare con il vaiolo umano, molto più grave, eradicato nel mondo nel 1980, ne condivide soltanto la «famiglia». Raramente può passare dall’animale all’uomo e successivamente essere trasmesso da un’individuo all’altro per via aerea o tramite piccole lesioni della pelle e le mucose. Tra i possibili metodi di trasmissione vi è anche quella sessuale.
Quali sono i sintomi nell’uomo del vaiolo delle scimmie? I più comuni sono febbre, mal di testa, dolori muscolari e stanchezza. I linfonodi del collo si ingrossano e dopo qualche giorno compaiono bolle sulla pelle che inizialmente si presentano come piccole macchie. La malattia guarisce spontaneamente, senza terapie specifiche, dura dalle due alle quattro settimane e in genere non lascia strascichi. L’incubazione dura circa due settimane dal contagio.