Personaggi Tv. Gina Lollobrigida patrimonio: parla l’avvocato Ingroia a “Storie Italiane”. Il 16 Gennaio 2023 all’età di 95 anni si è spenta la “bersagliera” del cinema italiano, ovvero Gina Lollobrigida. Una donna dai mille talenti: dalla recitazione alla pittura fino alla scultura. Un personaggio poliedrico che ha saputo rappresentare benissimo l’Italia nel Mondo. In questi giorni non si fa altro che parlare del suo patrimonio, il quale è stato diviso a metà tra il figlio e il suo assistente personale. Su questo argomento ha detto la sua anche l’avvocato dell’attrice, Ingroia. (Continua a leggere dopo la foto)
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Gina Lollobrigida, metà del patrimonio al figlio: parla l’avvocato Ingroia
Nel corso dell’ultima puntata andata in onda di Storie Italiane su Rai 1 con la conduzione di Eleonora Daniele si è parlato del testamento di Gina Lollobrigida, chiedendo anche il parere del legale dell’attrice scomparsa ed è venuto fuori un dettaglio che fino ad ora non era stato rivelato. Il testamento della “Bersagliera” prevede che il 50% del suo patrimonio vada al figlio Milko e l’altro 50% invece spetta ad Andrea Piazzolla, l’uomo che negli ultimi 13 anni di vita le è sempre stato accanto anche contro la volontà della famiglia.
L’avvocato Ingroia però ha chiarito un aspetto molto interessante legato al patrimonio di Gina Lollobrigida: “Gina mi chiese come poteva fare per diseredare suo figlio, io le risposi che la legge italiana non prevede una simile decisione, così lei si è adeguata alla legge”. Tale legge afferma che nel caso in cui non ci sia il testamento agli eredi diretti spetta il 100% dei beni, nel caso di testamento, invece, può andare solo il 50%, mentre dell’altro 50% si può disporre come si vuole. (Continua a leggere dopo la foto)
L’attrice non avrebbe voluto dare nulla al figlio
Stando alle parole dell’avvocato Ingroia, Gina Lollobrigida non avrebbe voluto dare nulla al figlio Andrea Milko Skofic, al punto che, in vita, avrebbe provato più volte a liberarsi dei suoi beni, soprattutto le sue opere d’arte a cui era molto legata. Poi l’avvocato ha aggiunto: “Uno dei suoi timori più grandi era legato al fatto che l’amministratore di sostegno che le era stato imposto dal figlio, potesse lui stesso appropriarsi dei suoi beni”. Che dire? Sicuramente i rapporti tra madre e figlio non erano idilliaci, ma nonostante tutti Gina si è dovuta piegare alla legge concedendogli metà dei suoi beni.
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