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Pensioni, brutte notizie per gli italiani: “Inutile mettere la testa sotto la sabbia”

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SOCIAL. Antonio Mastrapasqua su Libero.it, parla di pensioni sollevando quesiti importanti, che ci permettono di fare delle riflessioni più ampie. Certo, il prospetto non è dei migliori, e le previsioni non racontano niente di buono. Andiamo a scoprire quale sarà il futuro degli italiani in materia di pensioni secondo l’ex presidente dell’inps.

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Antonio Mastrapasqua: “Chi pagherà i contributi tra quarant’anni?”

Antonio Mastrapasqua nato a Roma, il 20 settembre 1959, è un dirigente pubblico e privato italiano. Dal 2008 fino al 2014 è stato presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale. E da come si legge sulla sua bio sul suo sito: “Sono anche giornalista pubblicista. Attualmente scrivo per Formiche.net, per il sito di Nicola Porro, per il mensile Espansione e ho una rubrica settimanale su Libero quotidiano”. Ecco quindi che arriva sul quotidiano con dei quesiti ben chiari a cui cerca di darsi una risposta, o perlomeno cercare di capire. Ecco quindi che la digressione parte chiedendosi: “Ma chi le pagherà le pensioni fra quarant’anni?”.

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Mastrapasqua pone lo sguardo prima sui lavoratori che sul lavoro in se per se. Infatti afferma: “La prestazione, così come la conosciamo oggi con il sistema a ripartizione, è finanziata dai lavoratori attivi. Il dilemma riguarda i lavoratori prima che il lavoro. E i lavoratori ci saranno se ci saranno nuovi giovani al lavoro. La penuria prima che di lavoro è di giovani. Alla fine a decidere tutto sarà la denatalità. Senza nascite non ci saranno giovani in numero sufficiente a “produrre” lavoratori capaci di generare contribuzione previdenziale. Quindi niente pensioni?”.

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“Le pensioni senza contributi non ci saranno”

Il punto di riflessione di Antonio Mastrapasqua rispetto alle pensioni verte quindi su due aspetti principali: le “culle vuote” e la conseguente poca occupazione attiva. L’ex presiedete dell’Insp cita le parole del presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo che aveva già lanciato più volte l’allarme: “Nei primi sei mesi del 2022 si è registrato il 3% di nati in meno. Siamo in una situazione problematica, siamo uno dei Paesi con i livelli di natalità più bassi. Questo porta a un cambiamento numerico della popolazione. Vuol dire che nell’arco di quattro decenni spariscono dodici milioni di persone. Nel 2070 avremo 145mila ultracentenari che oggi sono invece 20mila. Vi lascio immaginare gli aspetti di natura sanitaria ed economica legati a un Paese che si modifica in questa direzione”. In conclusione Mastrapasqua dichiara quindi: “Ed è inutile mettere la testa sotto la sabbia: le pensioni senza contributi non ci saranno. Non è un problema di crisi di liquidità, ma di risorse umane che generano risorse finanziarie per il sistema.” Secondo il giornalista quindi noi come Italiani, siamo già scesi sotto i 60 milioni. Saremo 32 milioni nel 2070. E quindi i soldi delle pensioni, da dove verranno?

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