Veggente scrive una lettera choc alla Protezione Civile: “Accadrà tra poche ore” – Un veggente ha scritto una lettera alla Protezione Civile, parlando di un evento devastante. Una lettera anonima di due facciate caratterizzata da toni a dir poco apocalittici. (continua a leggere dopo le foto)
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Veggente scrive una lettera alla Protezione Civile: la previsione apocalittica
Una lettera anonima sta facendo discutere sui social. La missiva è indirizzata alla Protezione: «Io sono un veggente della madre di Dio. Il terremoto verrà verso i primi giorni di giugno. Sarà un terremoto molto forte, nella provincia di Udine. Ci saranno danni in molte case. Ci saranno molti morti, feriti anche gravi. Ci saranno anche molti danni nei territori vicini. Protezione civile, se mi ascoltate verrà tra non molto questo terremoto, se non mi ascoltate Amen». La lettera, rigorosamente anonima, è stata scritta in maiuscolo su un foglietto di carta, recapitato in una busta anonima alla Protezione civile del Veneto. (continua a leggere dopo le foto)
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A rendere nota la missiva l’assessore regionale del Veneto della Protezione Civile
A rendere note tali parole sul suo profilo Facebook l’assessore regionale del Veneto alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin. “A volte arrivano anche lettere anonime come questa che annunciava un violento terremoto, ma i terremoti allo stato attuale non sono prevedibili dalla scienza. Dai veggenti neppure mi par di capire“, ha spiegato Bottacin. (continua a leggere dopo le foto)
Veggente scrive una lettera alla Protezione Civile: il contenuto choc
Questa lettera, come riferisce “Notizie.it”, è stata resa nota per l’anniversario celebrato il 29 giugno per i 150 anni dal sisma dell’Alpago, registrato nel 1873 con 6-3 gradi della scala Richter. “Gli scienziati ci hanno detto e spiegato che territori come questo o come il Friuli sono aree ad elevato rischio sismico e solo su questo ci possiamo basare, qualcuno ironicamente ha messo in luce come in quella lettera anonima non venga specificato l’anno di questa previsione ma solo il mese. E allora tornando seri occorre continuare ad operare su due fronti: costruire bene gli edifici ed essere pronti a gestire l’emergenza“, ha continuato Bottacin.