L’Ucraina colpita da un altro gravissimo lutto. Un noto campione è morto in guerra. Aveva scelto di difendere la sua patria, come molti insieme a lui. Purtroppo gli è toccata una sorte avversa. Il campione è caduto in battaglia a Mariupol, città rasa al suolo dell’armata russa. La notizia, resa ufficiale proprio poco fa, ha sconvolto tutti. Un altro caduto in guerra, un’altra vittima di questo cruento conflitto. (Continua dopo la foto…)
Lutto per l’Ucraina: il campione è morto in guerra
Il conflitto russo-ucraino miete un’altra vittima. Un campione di nazionalità ucraina è morto durante i bombardamenti che hanno colpito la città di Mariupol. Aveva scelto di difendere la sua patria, come molti hanno fatto insieme a lui, ma è caduto in guerra. Il campione ha avuto la stessa sorte di altri campioni del mondo dello sport che sono caduti prima di lui. La notizia è stata annunciata poco fa e ovviamente ha gettato nello sconforto il mondo intero. Il conflitto tra Russia e Ucraina sta generando centinaia di vittime ogni giorno. (Continua dopo la foto…)
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Il campione Maksym Kagal morto in guerra
Un nuovo terribile lutto colpisce l’Ucraina e il mondo dello sport in generale. Maksym Kagal, 30 anni, campione del mondo di kickboxing nel campionato ISKA (International Sport Karate Association), è morto durante i bombardamenti che hanno colpito la città di Mariupol. Lui, come molti altri sportivi, aveva deciso di scendere in campo per difendere la sua patria. La notizia è stata riportata dal sito del Kyiv Independent. L’annuncio ovviamente ha gettato tutti nello sconforto. La perdita colpisce la famiglia di Kagal e del kickboxing, a cui Maksym aveva dedicato l’intera vita, togliendosi molte soddisfazioni. Era il primo campione del mondo tra gli adulti nella squadra nazionale ucraina e, insieme alle forze speciali di Azov delle quali faceva parte, stava provando a respingere l’assalto russo nella cittadina di Mariupol, sotto assedio da settimane. L’allenatore Oleg Skirt, citato da Ukrinform, ha salutato così il suo allievo: “Dormi tranquillo, fratello, la terra è tua, ti vendicheremo”. È stato proprio il suo coach a confermare la morte di Maksym, promettendo di dargli giustizia.